1

consiglio comunale aprile2015
VERBANIA – 01.04.2015 – Verbania dice sì al registro delle unioni civili. Tra gli applausi dei pochi (meno di cinque) attivisti dei diritti degli omosessuali presenti e al termine di un lungo, e a tratti retorico, dibattito il Consiglio comunale ha approvato la proposta di sindaco e Pd per creare un registro dove le coppie di fatto, etero o omosessuali, si possano registrare e ottenere lo status di unione nell’applicazione di alcuni servizi comunali.

La norma è semplice. Verrà creato un registro in cui due persone maggiorenni e celibi (o nubili) che vivono insieme da un anno avranno il diritto – non l’obbligo – di registrare quella unione.

“È uno strumento di natura amministrativa – l’ha presentato il sindaco Silvia Marchionini –. Che guarda avanti. Se il provvedimento nazionale sulle unioni sarà legge noi ci saremmo già adeguati. Ma non è un’invasione di campo”.

La discussione s’è svolta su un terreno minato, quello dell’ideologia. Tutti coloro che hanno votato contro (Giorgio Tigano e Sara Bignardi del Fronte Nazionale, Damiano Colombo di Ncd e Stefania Minore) hanno bocciato il regolamento come strumento amministrativo, definendolo una “scatola vuota”, un “atto simbolico”, uno “spot elettorale” che avrà scarso successo come in tutti i comuni in cui è stato istituito. Sulla stessa linea il gruppo di Forza Italia 1 (Mirella Cristina e Lucio Scarpinato), che però ha scelto l’astensione. Gli altri azzurri, Forza Italia 2 di Michael Immovilli e Adrian Chifu hanno colto lo spunto per una polemica al vetriolo: “siccome il nostro ex capogruppo Cristina dice che siamo un gruppo travestito, noi votiamo a favore”.

Sì ma non del tutto convinto da Renato Brignone (Sinistra & Ambiente), Carlo Bava (CittadiniConVoi) e Marco Campana (Cinque Stelle) che hanno criticato il modo in cui il Pd ha sfruttato il regolamento per far propaganda evitando di discuterlo nelle sedi istituzionali preferendo una serata di partito e la fretta di approvarlo evitando un approfondimento.

Ha votato sì Marco Parachini di Comunità.vb che, in commissione ha chiesto e ottenuto diverse modifiche al testo iniziale arrivando a un documento “che risolve alcune criticità nella gestione di servizi comunali che in effetti esistono, come per esempio nei cimiteriali. Per il resto ci dovrà essere una legge nazionale”.

Nella maggioranza il regolamento viene invece visto come un primo passo verso le nozze gay da raggiungere con il voto del parlamento “Evviva il giorno che ci sarà il matrimonio egualitario”, ha detto il segretario cittadino Pd Riccardo Brezza in un intervento molto enfatico. “Lo scopo è anche veder riconosciute le coppie omosessuali”, aveva detto in apertura la democratica Greta Moretti.

Non sono mancate alcune punzecchiature. Quelle di Vladimiro Di Gregorio a Tigano “si sa come la pensa la destra”, che in replica ha minacciato querele, e quelle di Lo Duca allo stesso esponente del Fronte nazionale: “alcune affermazioni sembrano venire da certi libretti negazionisti…”.