Admiror Gallery: 5.2.0
Server OS:Apache/2.4.57
Client OS:Unknown
PHP:7.4.33
![]()
MIAZZINA – 03.08.2015 – Innovazione tecnologica, efficienza energetica,
salvaguardia dell’ambiente. Mentre s’avvicina al secolo di vita – è stato costruito nel 1924 come sanatorio per malati di tubercolosi – l’Eremo di Miazzina guarda al futuro. Dalla fine degli anni ’90 la proprietà è in mano al Gruppo Garofalo (proprietaria del nuovissimo centro di Gravellona) che nell’ultimo lustro ha investito parecchie risorse nell’ammodernamento.
Da pochissimi giorni è operativa la nuova cucina centralizzata che prepara e trasporta i pasti per le due strutture del Vco, mentre da un paio di mesi è andata a regime la nuova centrale termica realizzata per l’efficientamento energetico.
“Si tratta di un impianto a cogenerazione – spiega mostrando il macchinario l’ingegner Luca Dal Ben della Mercurio 200, azienda di Fondotoce che l’ha prodotta –. Abbiamo installato un motore a gas modificato che produce 190 kw termici e 150 kw elettrici”. Il principio della cogenerazione è semplice. La macchina bruciando gas produce non solo energia elettrica ma recupera parte del calore generato che, anziché disperdersi, viene utilizzato per scaldare l’acqua che poi viene indirizzata verso la casa di cura per, per esempio, alimentare l’impianto di riscaldamento”.
La soluzione prospettata da Mercurio 200 (investimento di 350.000 euro e manutenzione d 30.000 euro l'anno) è a costo zero per l’Eremo. “Creiamo una società di scopo, installiamo e finanziamo con risorse nostre la costruzione della centrale e al cliente chiediamo il pagamento della bolletta mensile”. “Che è del 15% inferiore a quella che pagavamo prima – conferma l’architetto Leonardo Pelizzari, tecnico della Garofalo –. Abbiamo stimato che passeremo da 450.000 a 370.000 euro. Non abbiamo spese di investimento e così possiamo dedicarci alla struttura, che è vecchia e va ammodernata”.
E sulla quale la proprietà negli ultimi anni ha messo pesantemente mano. “A breve concluderemo la fase che ha visto rimessi a norma tutti gli impianti per l’adeguamento alle disposizioni antincendio – aggiunge l’architetto – che ci è costato oltre un milione di euro”.
La nuova centrale di cogenerazione, costruita nella parte più alta del complesso e acusticamente isolata per non turbare la quiete degli ospiti, dista pochi metri dalla nuova cucina, costata 400.000 euro. “Abbiamo rifatto tutto, eliminando il gas dai fornelli e attrezzando un luogo di lavoro sicuro, di massima igiene e pratico”. Da Miazzina, ogni giorno, a mezzogiorno e alla sera, partono i pasti per tutti gli ospiti delle strutture della Garofalo nel Vco. Pasti che rispettano le diete speciali e che si basano su un menu che ha rotazione mensile.
“Sono tempi difficili per la sanità privata – spiega il direttore dell’Eremo, Mario Vannini, già direttore dell’Asl Vco –. Abbiamo una struttura di 5.000 metri quadrati che può accogliere 270 pazienti accreditati dal pubblico. Per le difficoltà economiche della Regione viaggiamo tra 170 e 180, eppure abbiamo mantenuto tutti i nostri 250 dipendenti, ai quali s’aggiungono una ventina di professionisti. In questo contesto Garofalo sta investendo: è un impegno significativo”.
L’investimento non è solo in strutture, ma anche nei servizi. “Questa casa è nata come cronicario per le malattie respiratorie quasi cento anni fa – aggiunge –. Negli ultimi 7-8 anni l’abbiamo trasformato aprendo il centro, oltre agli anziani e al recupero funzionale, al nucleo di alta complessità neurologica e al reparto per le persone in stato vegetativo. Ci piacerebbe anche avere qualche posto di day surgery”.
