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DOMODOSSOLA- 30-06-2018- Una lettera aperta,

e sottoscritta da oltre 300 persone, è stata inviata dal Coordinamento Ossola Solidale al sindaco domese Lucio Pizzi “per la verità dei fatti contro falsità e pregiudizi” contro le recenti dichiarazioni sui vaccini ai migranti: “Abbiamo letto con attenzione la richiesta che lei, signor sindaco, ha inviato al direttore dell'Asl Vco e abbiamo provato una profonda indignazione, perchè la lettera contiene delle falsità enormi!- si scrive nella missiva del Coordinamento Ossola Solidale - lei ha scritto, nero su bianco, che: "i migranti non hanno alle spalle anamnesi che possano escludere situazioni di pericolo per la collettività, anzi sono spesso portatori di malattie contagiose".

Per quanto riguarda le persone che entrano nel sistema di accoglienza per richiedenti asilo, il direttore Asl ha smentito la sua affermazione, chiarendo quali siano le procedure utilizzate dalle istituzioni italiane: visite e screening nel centro di smistamento di Settimo Torinese e presa in carico dal centro Isi (Informazione e Salute Immigrati) dell’Asl Vco.

Il 30 maggio scorso, presso il teatro Galletti, si è tenuto un incontro pubblico dal titolo "Migranti – I dieci errori più comuni nell'approccio a una questione di grande attualità". Nell'elencare i principali errori presenti nel dibattito pubblico riguardo ai migranti, il relatore aveva parlato proprio del pregiudizio secondo il quale "i migranti costituiscono un pericolo sanitario".

A tal riguardo, aveva citato l'Organizzazione Mondiale della Sanità secondo la quale "il rischio di importazione di agenti infettivi esotici e rari è estremamente basso e quando si verifica riguarda viaggiatori regolari, turisti oppure operatori sanitari, più che rifugiati o migranti".

Quella dei "migranti portatori di malattie contagiose", ahinoi, è una delle bufale più odiose e più difficili da estirpare...

Non ha nessun riscontro statistico e nessuna valenza scientifica, eppure lei l'ha utilizzata come argomentazione per una richiesta formale all'Asl!

Seppure lei, signor sindaco, avesse avuto dubbi, nonostante le tante informazioni a disposizione su questo argomento, le sarebbe bastato consultare siti specializzati su internet o chiedere, in modo sobrio e discreto, ai responsabili del Sevizio Igiene e Sanità Pubblica.

E invece no! Ha voluto rendere plateale una richiesta basata su una considerazione falsa! Ci domandiamo e le domandiamo: perché?

Perché continuare a dare adito a considerazioni prive di fondamento? Perché rendersi complice della diffusione di pregiudizi nei riguardi dei migranti e dei richiedenti asilo in particolare? Perché cercare a tutti i costi di ritagliarsi una visibilità pubblica con iniziative così palesemente discriminatorie?

Lei scrive, infine, che occorre "garantire prima di tutto la tutela dei nostri bambini e delle nostre famiglie". Noi, invece, in accordo con il richiamo della Direzione ASL, vogliamo ricordarle che il diritto alla salute va garantito a tutti senza discriminazioni, nel rispetto dei protocolli di sicurezza sanitaria”.