VERBANIA – 04.08.2015 – L’hanno ribattezzato “canile 2.0”,
rimarcando i concetti di apertura e innovazione e, soprattutto, di discontinuità col passato. A una mese dal passaggio di consegne tra Adigest, che tra mille polemiche e critiche ha gestito il canile per sei mesi di contratto ordinario e altrettanti di proroga straordinaria dopo la recessione del contratto, Amministrazione e nuova gestione tracciano un primo bilancio e avanzano alcune proposte.
Stamattina, a Palazzo di Città, il sindaco Silvia Marchionini, l’assessore all’Ambiente Laura Sau e il responsabile della cooperativa Il Sogno (gestore da luglio per un anno e mezzo) Antonella Ghilini hanno presentato il progetto del canile 2.0. In una sorta di decalogo, da sottoscrivere con le associazioni animaliste, si delinea una struttura che riduca il numero di ospiti, aumenti le adozioni e modernizzi il canile. “Siamo rimasti agli anni ’80 – esordisce Marchionini –. E abbiamo un numero di cani che non è molto diverso da quello di Milano. Se facciamo le dovute proporzioni di dimensioni… Il Comune è disponibile a metterci la faccia e anche a pensare a interventi straordinari sulla struttura. A tutti gli scettici chiedo un anno di tempo. Poi, se i problemi persisteranno, dirò io per prima che abbiamo fallito”.
In questo percorso a fianco dell’Amministrazione c’è Monica Altieri, volontaria del gruppo “Pippo” (non è un’associazione), nato su Facebook e da dieci anni attivo del mondo del volontariato animalista. “I cani non sono un problema, ma un’opportunità – spiega –. E non esistono cani non adottabili (a Verbania 28 hanno questo status, ndr). Io credo che il canile debba aprirsi agli altri nel bene dei suoi ospiti, a prescindere dai volontari”.
Il nuovo corso punta molto sulle adozioni. “Semplificheremo le procedure – prosegue Altieri –: si compilerà un questionario, si riceverà la visita di un volontario formato e insieme si valuterà se e quale cane adottare, poi arriverà la decisione”.
Il decalogo del canile 2.0 è aperto alle associazioni animaliste. “Ne ho già incontrate tre – conferma Sau – che sono gli Amici degli animali, Scodinzola felice e Amore e coccole a quattro zampe. Una quarta si sta costituendo e presto saprò qualcosa di più. C’è la massima apertura verso tutti”.
Canile a parte, sta emergendo la necessità che vi sia anche un “gattile” perché Verbania è sprovvista di una struttura per questi animali.