
FORMAZZA - 02.07.2018 - Le condizioni ci sono tutte:
la scommessa di Formazza sito olimpico per lo sci nordico può essere vinta, sia che Olimpiadi invernali 2026 dovessero svolgersi a Torino, sia che a spuntarla fosse Milano.
La "quota sicurezza" del centro Fondo di Riale, che coi suoi 1800 metri circa assicurerebbe, anche in quest'epoca di cambiamenti climatici, il freddo sufficiente alla tenuta della neve. E' questo il punto di forza che ha spinto l'amministrazione di Bruna Papa a inviare, nei giorni scorsi, due lettere di proposta tanto alla città di Torino, che a Milano: «Un invito - dice il sindaco formazzino - a prendere in considerazione l'inserimento di Formazza nelle località da presentare nel dossier di candidatura». Ma di frecce all'arco, Formazza ne ha da spendere altre: le migliorie apportate al centro di Reale già per Torino 2006; il riconoscimento di cui la pista gode a livello nazionale e internazionale per aver ospitato negli anni tappe di Coppa Europa, Campionati nazionali e regionali, gare Fis internazionali e, non da ultimi gli allenamenti di diverse compagini nazionali (Usa, Francia, Russia) fanno di Riale, ma anche della pista di San Michele (1100-1300 metri di quota) luoghi conosciuti alle federazioni sciistiche internazionali. "Formazza è sempre stata disponibile a supplire quando in altre località mancava la neve e a Riale (grazie alla quota) si sciava. E questo è ben noto a tutti".
"E' chiaro che è tutto migliorabile - aggiunge il sindaco Papa - ma non servirebbero investimenti particolarmente gravosi. Penso all'ottimizzazione della pista, con un miglioramento dell'impianto di innevamento artificiale che attualmente copre 5 km; e poi a strutture tecniche, come una sala per la sciolina pura. Ci sono anche i posti letto, considerando le strutture di tutta la valle". Come aderente al "Comitato Alpi Centrali", il centro fondo formazzino ha, inevitabilmente, un rapporto privilegiato con sci club della vicina Lombardia, da qui la proposta partita proprio in questi giorni da parte dello Sci Club Formazza col supporto del Comune, di diventare Centro Federale di Allenamento. Ed anche questo può essere d'aiuto in chiave olimpica. Ma per il sindaco Papa c'è un altro elemento da rimarcare con orgoglio: "Lo sci di fondo è nel nostro Dna", dice, riportando la storia ultracentenaria del fondo in valle. A partire dalla nascita, nel 1911 dello Ski Club Formazzino, che diede il via al mito della "Valle degli invincibili", dove tra gli anni '20 e '30 i valligiani furono per ben sette volte campioni assoluti dei campionati tra le comunità alpine. E poi quei nomi entrati nella storia della disciplina, come Sisto Scilligo, che nel '36 a Garmisch contribuì a portare all'Italia il primo oro olimpiaco, o l'olimpionico Mario Bacher, tra i fondatori, nel dopoguerra, della Scuola Italiana Sci Nordico. Insomma, una storia lunga e gloriosa impossibile da trascurare. "Non siamo pazzi furiosi - chiosa Bruna Papa - non voglio competere con i grossi centri dello sci, ma siamo certi che Formazza potrà fare la sua parte".
