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mastroianni gennaro
BORGO TICINO - 04.08.2015 - Giovedì alle 20 il rosario,

venerdì alle 15 i funerali. Sarà il prevosto Franco Bricco a celebrare, nella chiesa parrocchiale di Borgo Ticino, le esequie di Gennaro Mastroianni, morto fra sabato e domenica nelle acque del lago Maggiore. Oggi è stata effettuata, all'ospedale di Borgomanero l'autopsia. La salma è stata composta nell'obitorio del “Santissima Trinità”. Le indagini su quanto successo sono condotte dai carabinieri della compagnia di Arona. Ormai accertato che all'1.18 della notte fra l'1 e il 2 agosto l'uomo, che aveva partecipato alle manifestazioni della “Lunga notte” di Arona, era ancora vivo. A quell'ora s'è collegato per l'ultima volta a WhatsApp. Probabilmente si trovava già in piazza del Popolo dove ha perso l'equilibrio scivolando fra le onde. Il Verbano ha restituito il suo cadavere solo domenica mattina attorno alle 9,30. Quel corpo che galleggiava a un paio di metri dalla riva, dove la profondità è minima, è stato notato da un cuoco uscito sul balcone del suo alloggio. Subito i vigili del fuoco di Mercurago, intervenuti con un gommone, l'hanno recuperato; sul posto anche un'ambulanza della Croce Rossa, una squadra Aib e una pattuglia della polizia locale. "È toccato a me - evidenzia Stefano Rota, presidente dell'Ascom cittadina e titolare del ristorante “Il giardino”- riconoscere Gennaro che conoscevo da una decina d'anni: me l'aveva presentato una persona che a sua volta, purtroppo, è già deceduta".

Mastroianni avrebbe compiuto 46 anni il prossimo 22 gennaio. Diplomato all'Itis di Arona e completato il servizio militare come paracadutista della “Folgore”, a lungo aveva gestito l'enoteca “Tirovino” di Dormelletto per poi iniziare a lavorare come rappresentante della birra Carlsberg. Viveva in via Gagnago, nei pressi delle scuole elementari di Borgo Ticino, con la madre. A lui sono stati dedicati da Pro loco, Ascom e Comune i fuochi artificiali. Ma proprio il fatto di non aver fermato le iniziative, limitandosi a spegnere musiche e luci un'ora e mezza prima del previsto, ha suscitato non poche polemiche, specie sui social network. Con una nota su Facebook la Pro loco sostiene: "Il decesso di Gennaro ha lasciato un doloroso smarrimento negli animi di ognuno di noi. La gravità della perdita è stata accusata in particolare da chi con lui ha collaborato ad allestire le serate della “Lunga notte” e che domenica ha scelto di continuare perché lui avrebbe voluto così".

E Rota spiega: "Prima come amico e poi come organizzatore di quest'evento sono convinto che lui sarebbe stato il primo a dispiacersi se fosse stato annullato tutto. Era un ragazzo goliardico, gioioso, che amava manifestazioni come questa. Senza contare che, confrontandoci con Comune e Pro loco, ci siamo resi conto che sarebbe stato quasi impossibile riuscire a cancellare tutti gli appuntamenti in calendario".