VERBANIA – 02.04.2015 – Un’altra tegola su ConSerVco. Le polemiche sindaci-azienda-sindacati sul budget 2015, tema caldo della settimana, sono un’inezia in confronto all’ultima disavventura della municipalizzata dei rifiuti.
Lunedì è arrivata a sentenza la causa civile che contrappone dal novembre 2012 l’azienda e la società Vco immobiliare. Una sentenza sfavorevole a ConSer, condannata dal giudice Claudio Michelucci del tribunale di Verbania a risarcire la controparte per 670.000 euro.
La vicenda inizia nel 2007 ma ha un prologo nel 2004, quando la giunta di Verbania, con Aldo Reschigna sindaco, approva il nuovo Piano regolatore e varia la destinazione d’uso – da produttivo a residenziale – dell’ex rimessa Aspan di corso Cairoli. Il valore dell’area, in disuso e al limite della fatiscenza, cresce esponenzialmente, tanto che tre anni dopo, sotto la presidenza del diessino Pierluigi Bidinost, viene venduta all’asta per 1,5 milioni.
L’acquirente è Vco Immobiliare, che pensa di ricavarne una palazzina di appartamenti. Il progetto si arena perché nel terreno sottostante vengono trovate tracce di idrocarburi. Il lavaggio dei bus, la manutenzione dei tram e dei mezzi pesanti compiuta in decenni lascia tracce. Nafta e olio filtrano nel terreno e lo inquinano. Intervengono Arpa e Provincia, si dispone la bonifica. Che costa e che è a carico del nuovo proprietario, il quale bussa alla porta di ConSer, nel frattempo passata di mano da Bidinost all’ex dc – allora Margherita – Paolo Micotti. I contatti proseguono ma non sono risolutivi. Né giungono a una conclusione con il successivo cda, retto dall’allora An Carlo Ghisolfi e composto da Maria Grazia Medali (Ds, vicesindaco di Pieve Vergonte) e Marco Campanini (Lega Nord). Le richieste di Vco Immobiliare sono chiare: o la bonifica la paga direttamente ConSerVco o il proprietario provvede per conto suo ma viene indennizzato. Nel 2011 sembra che ci possa essere un accordo bonario, ma il cda si spacca: Ghisolfi è per il sì all’accordo, Medali e Campanini no.
Si va in causa. Il giudice nomina come perito la geologa di Novara Anna Maria Ferrari. ConSer, rappresentato dall’avvocato Andrea Cattaneo dello studio Brocca di Verbania, si difende ma soccombe e viene condannato a risarcire. Vco immobiliare, rappresentata dall’avvocato Riccardo Sappa di Omegna, ottiene 670mila euro, somma delle spese documentate della bonifica, del denaro conferito dai soci per pagarla, degli interessi passivi e delle spese legali. La sentenza è immediata e la municipalizzata dovrà onorarla a meno che non s’opponga chiedendo una sospensiva e dimostrando il fumus boni iuris (una ragionevole possibilità di vincere in appello) e il periculum in mora (il danno grave e irreparabile che si compirebbe applicando la volontà del giudice). In caso contrario l’amministratore di ConSerVco dovrebbe contabilizzarla nel 2015 – reperendo le risorse – e saldarla, pena ingiunzioni e/o pignoramenti.