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sartoretti divin porcello

MASERA- 05-08-2015- Da 25 anni a “chilometro zero”. Il Divin Porcello di Masera è forse il più conosciuto dei ristoranti ossolani, con tanti clienti dal milanese e dal vallese che ogni giorno lo scelgono per gustare i prodotti tipici ossolani, di cui il ristorante maserese, su spinta del proprietario Massimo Sartoretti, è da sempre una vetrina. Quando aprì, il 4 agosto del 1990, il nome del ristorante, ricavato nell'antica abitazione di famiglia (risalente al trisnonno) in una frazione di Masera, suscitò scalpore, e qualche obiezione del parroco. Però è stato azzeccato. I salumi nostrani che da generazione i Sartoretti producono portarono da subito tanti clienti: “Il Divin Porcello è nato per fare le merende nostrane- spiega Max Sartoretti- il nonno faceva i salumi, a Masera c'era già un locale che faceva le merende, ed il nonno gli forniva i salumi, c'era la richiesta insomma. Quando ha chiuso abbiamo aperto noi. Poi negli anni ci siamo evoluti, col ristorante, poi ampliandolo all'esterno, poi all'interno, ed infine con le camere, siamo sempre in movimento. Motissimo poi abbiamo investito sul salumificio, dove produciamo tutto senza conservanti. Devo ringraziare Giorgio Patrone del ristorante Sciolla di Domo se ho aperto. Io volevo fare la scuola alberghiera, ma i miei mi fecero fare il geometra, ma nel week end andavo ad aiutarlo nel ristorante. Un giorno mi ha detto: “Perchè non ti fai un tuo locale?”. Il Divin Porcello ha una clientela che in prevalenza viene dal Vallese e dal milanese: “La maggior parte dei nostri clienti viene da Arona in giù e da Briga in su- conferma Max Sartoretti- ci sono due motivi per il nostro successo, la gente del posto, che è abituata a mangiare bene e tradizionalmente, e sa dove trovare le cose buone, e per quelli che vengono da fuori il fatto che noi gli diamo quello che cercano, cose semplici. Oggi è è venuto di moda il “chilometro zero”, noi è da 25 anni che lo facciamo”. Dopo il Divin Porcello in Ossola si sono aperti molti locali che puntano sulla tradizione culinaria: “Nella nostra zona la ristorazione è cresciuta tantissimo, anche se c'è ancora qualcosa da fare, sono felice per tutti, in Ossola ora si mangia bene, meglio che nelle altre parti del Vco. Siamo cresciuti con i prodotti tipici, il vino, i formaggi, i salumi, il pane, il miele, le mele, le patate... i giovani si avvicino all' agricolutra con mucche e capre, anche perchè hanno tranquillita dove vendere i prodotti”. Per i 25 anni dall'apertura non si è ancora festeggiato: “In questo periodo dobbiamo lavorare- commenta Sartoretti- faremo una grande festa quando saremo tranquilli, magarai a settembre o ottobre, ed inviteremo tutti i nostri clienti. Cerchiamo sempre di trattarli al meglio, ogni domenica regalo un buono cena a due clienti abituali, c'è una botte vuota al ristorante dove ogni cliente inserisce un biglietto con il proprio nome, ed io estraggo settimanalmente un vincitore”.