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VOGOGNA- 04-07-2018- Gli argini del fiume Toce

a Vogogna sono oggetto di un botta e risposta tutto interno a due importantissimi esponenti del partito Democratico del Vco, l'onorevole Enrico Borghi, che è sindaco a Vogogna, ed il vicepresidente regionale Aldo Reschigna tramite gli uffici regionali. Borghi sulla sua pagina Facebook commenta le notizie giornalistiche sull'approvazione del consiglio comunale dell'ex capitale della Bassa Ossola di un ordine del giorno che accusa Syndial di “mancanza di rispetto verso il Comune” dopo che è stato presentato il progetto sull’arginatura del Toce a Vogogna per 10 milioni di euro di lavori, intervento che fa parte della bonifica del sito industriale di Pieve Vergonte: “Il progetto di arginatura del Toce tra la confluenza del rio Dresio e la confluenza del rio Chiesa è stato finalmente depositato- commenta Borghi- ma per ottenere questa soluzione, prevista dagli atti della bonifica di Pieve Vergonte in connessione con lo spostamento del rio Marmazza, abbiamo dovuto combattere. Manovre di corridoio, opache interpretazioni, inerzie burocratiche si sono aggirate -per puro caso in coincidenza con le elezioni politiche- confidando forse nel ricambio delle persone, e nella perdita di memoria storica. Lo abbiamo impedito, e in una lettera di 5 pagine che ho letto in Consiglio Comunale ho voluto ripercorrere la vicenda. Il voto all'unanimità del consiglio comunale di Vogogna, con il quale chiediamo alla Regione Piemonte di procedere con celerità ai due atti di propria competenza (conferenza dei servizi decisoria unica e convenzione per gestione dell'argine) la dice lunga su come la pensiamo a Vogogna. L'argine va fatto, e si farà”. Di oggi una nota della Regione, in cui si precisa: “In relazione alle polemiche sulla arginatura del fiume Toce all’altezza di Vogogna, gli uffici regionali precisano che la Regione è stata in tutta la questione "scogliera" parte attiva e l'esito positivo deriva da un percorso suggerito proprio dall’amministrazione regionale.

Gli uffici regionali hanno interagito positivamente con il Ministero dell'Ambiente, Con Syndial, con i sindaci per giungere al buon esito della vicenda. Ora che il risultato è stato raggiunto, non si comprendono i motivi di queste polemiche nei confronti della Regione, cui andrebbe invece riconosciuto il ruolo positivo svolto.

Per quanto riguarda le “correzioni” di Syndial su atti intestati su carta regionale, gli uffici regionali precisano che evidentemente si tratta della prima bozza di verbale, fornita dalla Regione stessa per le opportune correzioni sulle parti che li riguardavano, sia a Syndial che al Comune di Vogogna, che a sua volta ha svolto le correzioni che riteneva opportune. Si tratta di una prassi normale in sede di verbalizzazione, svolta da tutte le parti in causa”.