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VCO - 04.07.2018 - "Sequestrati per quattro ore sulla Milano Domodossola",

così l'avvocato Lisa Tamaro, già presidente del Comitato pendolari, ed attuale consulente per Alberto Gusmeroli di quel "Comitato dei sindaci per i pendolari e il territorio", impegnato a risollevare le sorti delle migliaia di pendolari che quotidianamente fruiscono delle linee Domo-Milano e Novara-Milano.
Dopo una giornata infernale per la viabilità locale, Tamaro ripercorre l'accaduto: «Intorno alle ore 8.0078.15 di questa mattina tra Legnano e Parabiago è caduta la linea aerea ed un cavo da 3.000 volt è caduto sull'ultima carrozza del treno 23015 proveniente da Varese e diretto a Milano.
Questo ha causato le scintille ed il fumo sul treno .
Il treno 2145 con partenza da Arona alle 7.35 si trovava immediatamente dietro al treno di Varese ed è rimasto bloccato tra Busto e Legnano.
Intorno alle 10.00 si è deciso di far retrocedere il 2145 fino a Busto Arsizio e re-insrtradarlo a Milano su un altro binario.
Inoltre il treno 2145 una volta arrivato a Rho Fiera , senza nessuna comunicazione, si è fermato per un altra mezz'ora ed è arrivato a Milano alle ore 12.24 con ben 229 minuti di ritardo.
I treni successivi hanno naturalmente accumulato ritardi stratosferici : il 10407 (Domo-Milano 8.36 da Arona) è arrivato con 140 minuti di ritardo, il 2147 (Regio express da Domo - 9.35 da Arona ) con 163 minuti di ritardo e altri due treni sono stati cancellati. Il guasto è stato riparato solo alle ore 14.02".
La gestione dell'emergenza da parte di RFI e Trenord è
"semplicemente vergognosa - prosegue Tamaro - . Ci sono volute sei ore per riparare il guasto (di competenza Rfi ) e intanto i viaggiatori sono stati sequestrati per ben quattro ore. All'inizio anche con i finestrini bloccati e senza aria condizionata in quanto il treno era fermo".