FORMAZZA -09-07-2018- Alla scoperta di suggestivi panorami

e antiche storie quasi dimenticate, dove i confini sono solo una linea astratta, lungo uno dei sentieri percorsi dal popolo Walser e dove i contrabbandieri, con la bricolla in spalla,  incontrarono la forza della natura, che come sempre, è superiore all'uomo. Giunta alla quarta edizione, l'escursione annuale "Sentieri degli Spalloni"  si è svolta sabato 7 luglio e ha visto 103 partecipanti.

La gita " Su una via dei Walser: sentiero Genesio Forni. Da Bosco Gurin a San Rocco di Premia " prevedeva per la salita un dislivello di 400 metri circa e per la discesa 1600 metri, in luoghi dolci, a volte aspri, selvaggi e fuori dalle destinazioni comuni . "Al Passo Guriner Furka vicino a un piccolo lago che non ha un nome, c'è stato un breve momento di riflessione in ricordo di Genesio Forni, al quale è stato dedicato questo antico sentiero percorso dal popolo Walser, con la posa di una targa; Genesio Forni era un giovane premiese che nel 1946, a soli 18 anni ha perso qui la vita, sotto una valanga. Genesio, che nella sua breve ma intensa vita aveva già conosciuto la guerra e partecipato alla resistenza come giovane partigiano, aveva deciso di fare un “viaggio” con la bricolla per potersi comperare un paio di scarponi. Questo è ciò che la nostra Associazione vuole ricordare, pagine di storia di montagne di confine, storie di fatica spesso motivate dalla necessità della sopravvivenza e da difficoltà economiche e non apologie del reato del contrabbando " spiega Nori Botta, presidente dell'Associazione "Sentieri degli Spalloni" che ha organizzato l'iniziativa con la collaborazione dei comuni di Masera, Montecrestese, Crevoladossola, Crodo, Campo Vallemaggia, Premia, Formazza, Bosco Gurin, Unione Montana Valle Ossola, Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologo, Pro Loco Premia, CAI Sezione Formazza,Banda Musicale San Rocco di Premia, Associazione Amici di Cimalmotto, Associazione Val Roana è..., Associazione Amici Museo dello Spallone. "I sentieri degli Spalloni, nascono dall'unione di alcuni Comuni che hanno voluto, migliorando la fruizione della rete sentieristica, dare un valore in più alla Valle Isorno e all'Alpe Cravariola, oltre alle aree italiane e svizzere limitrofe . Le antiche vie di comunicazione tra Italia e Svizzera percorse nei secoli dalle genti ossolane, dai contrabbandieri, dai partigiani, dagli alpigiani, dai lavoratori stagionali, diventano oggi testimonianza storica, sociale e di costume" conclude Nori Botta. (Elisa Pozzoli)