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VERBANIA – 11.07.2018 – Il mattone come cartina di tornasole

della ripresa. Non è un luogo comune che l’edilizia sia uno dei “motori” trainanti dell’economia, un settore che ha grande volatilità ma che offre la fotografia dello stato di salute di un territorio. E se nel Vco i segnali sono contrastanti, a iniziare dalla contrazione di imprese e posti di lavoro e in un certo rallentamento nelle nuove costruzioni, il settore immobiliare è vivo. Lo dicono i dati elaborati da “Il Sole 24 Ore” e pubblicati lunedì. Dati estratti dalle banche dati Omi – l’Osservatorio mobiliare italiano dell’Agenzia entrate-Catasto – che tengono conto delle compravendite concluse nel 2017, rapportate all’anno precedente e calcolate sul numero di abitanti.

Il Vco è, in questa classifica, ben messo. Nell’anno scolare appena concluso in provincia sono stati rogitati 1.832 immobili, l’8% in più di quelli dell’anno scorso. Un numero che, parametrato, ai residenti, restituisce la cifra di 115 operazioni ogni 10.000 abitanti. Solo dieci province hanno un valore superiore e se il podio Milano (173), Savona (159) e Imperia (144) resta lontano, le altre sono a poca distanza.

La statistica è aggregata per provincia ed è, naturalmente, una media tra i comuni “turistici”, quelli di lago o di montagna in cui il mercato immobiliare è più mosso, e gli altri. L’influenza delle seconde case esiste, ma è pur sempre un segnale di vivacità.

Discorso a parte vale per i prezzi di vendita. Il mercato italiano dopo la crisi del 2008 fatica a riprendersi ed è ancora molto lontano dalle quotazioni di un decennio fa.