DOMODOSSOLA- 06-08-2015- Il Presidente del Ciss Ossola Mario Allegri interviene dopo l'ultimo consiglio
d'amministrazione dell'ente ossolano in cui si è deciso di creare un tavolo per analizzare la situazione e delineare il futuro dei servizi sociali, specie dopo che i comuni di Premosello ed Ornavasso hanno dichiarato di volere uscire dal Ciss per lasciare questi servizi all'Unione dei comuni delle Valli dell'Ossola. Allegri risponde anche a Filippo Cigala Fulgosi su alcuni dati riguardanti il suo comune, Ornavasso: “In relazione a quanto affermato dal sindaco di Ornavasso in assemblea lo scorso 30 luglio- scrive il presidente del Ciss Mario Allegri- specifichiamo meglio i numeri rigaurdanti il periodo 1 gennaio- 30 giugno per gli utenti del comune di Ornavasso seguiti dal Servizio di assistenza domiciliare. Sono stati 11, per un totale di 330,15 ore di intervento diretto, per complessivi 529 accessi presso il domicilio dell'utente in relazione alle esigenze individuali. A ciò dobbiamo aggiungere il costo dei trasferimenti chilometrici, che incidono per un 20% del costo orario, mentre il costo dell'assistente sociale varia in maniera non standardizzabile. Questo vuole solo fare chiarezza sui numeri nel rispetto verso il lavoro degli operatori. Infine alcuni numeri relativi al comune di Ornavaso, la quota versata al Ciss è di 96 mila euro circa, la spesa sostenuta dal Ciss per il comune di Ornavasso è di 245 mila euro circa, il comune ha una differenza a suo favore di 148 mila euro circa. E' in fase di elaborazione il rendiconto di tutti i servizi erogati dal Ciss Ossola nel 2014, appena pronta sarà resa pubblica. Un'ultima considerazione sullo scorporo della tariffa del Servizio di assistenza domiciliare, vero che il Ciss Verbano la prevede, ma altrettanto è vero che solo due comuni, Arizzano e Gignese, attivano questa opportunità, anzi, alcuni comuni che avevano fatto questa scelta sono poi tornati sui loro passi. A mia conoscenza solo Verbania e Biella in Piemonte hanno una diversificazione delle quote connesse ai servizi forniti, altri le hanno in proporzione alla popolazione residente. In ogni caso è stata una decisione saggia la costituzione di un tavolo tecnico/politico per analizzare queste situazioni e per valutare il futuro migliore dei servizi sociali in Ossola, con la speranza che l'obiettivo sia sempre rivolto alla tutela delle fasce deboli della popolazione”.