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VCO - 16-07-2018 - La spoliazione dei servizi

nei centri di montagna avviene anche attraverso la chiusura degli sportelli bancari.  "In Italia ci sono 6.289 sportelli bancari in meno, il personale di rete è sceso di 26.249 addetti e ben 383 comuni sono rimasti totalmente privi di banche. I numeri diffusi nei giorni scorsi dalla FirstCisl evidenziano un problema molto grave che i Sindaci dei Comuni delle Alpi e dell'Appennino segnalano ormai da cinque anni" si legge in un comunicato di Uncem che indica le chiusure degli sportelli, sia da parte di grandi gruppi multinazionali sia di piccoli istituti di territorio "come emergenze per la riduzione dei diritti di cittadinanza" sui territori. E non solo, c'è un problema di microcriminalità che viene sottovalutato dove "a restare sguarnite sono le aree marginali, abitate da una popolazione più anziana, che si trova costretta a mantenere in casa maggiore disponibilità di contante".

"La spoliazione di servizi e opportunità, da parte di imprese nazionali di tutti i settori, in questo caso le banche, rappresenta per il territorio montano un aumento della marginalizzazione e dello spopolamento - afferma il presidente nazionale Uncem, Marco Bussone - emergenze che i sindaci sono impegnati a contrastare con investimenti e sinergie. Ma a tante delle proposte fatte dagli amministratori locali ai vertici delle banche, non vi è stata risposta positiva. Così, nonostante i tanti risparmi raccolti sui territori, gli uffici bancari sono stati chiusi". L'Unione Nazionale Comuni, Comunità ed Enti Montani ritiene inoltre che l'on line e l'home banking, non siano una soluzione, tantopiù in aree montane ad alto "digital divide", dove internet ad alta velocità per bonifici e acquisto di azioni è un miraggio.

Il presidente Uncem ha così scritto una lettera ad Abi, Banca d'Italia e Consob per denunciare le conseguenze dell'abbandono dei servizi bancari, nonché per chiedere una vigilanza che non sia solo finalizzata a quanto le banche fanno, ma a come gli istituti organizzano la loro presenza sui territori. "Chiediamo ai tre soggetti, ciascuno per le proprie competenze - spiega ancora Bussone - di strutturare con il sistema degli Enti locali, attraverso la nostra Associazione, un nuovo patto per garantire servizi bancari di prossimità anche in aree a bassa densità di popolazione. Ricordiamo anche a chi forse non conosce bene i territori montani italiani che si tratta di zone ad alta vocazione turistica, estiva e invernale, dove la 'popolazione equivalente' aumenta e i servizi bancari, come quelli postali, sono importanti per evitare spopolamento e abbandono".