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MALESCO - 17-07-2018 - Un omaggio alla Valle Vigezzo

e alla sua poetessa (suor) Gemma Maria Chiapponi che attraverso le sue opere, in poesia e in prosa,  ha raccontato la Valle dei Pittori con amore immenso.  
La suora poetessa, che risiede a Firnero, sarà dunque la protagonista, attraverso le sue parole, della serata
organizzata da Carlo Migliavacca con Comune di Malesco, Pro Loco Malesco-Finero-Zornasco, Valle Vigezzo eventi e l’Ecomuseo di Malesco in programma mercoledì 8 agosto, al  cinema comunale di Malesco (ore 21.1).
La serata, che ha per titolo "La canzone di Vigezzo - Vigezzo antica" oltre che essere un dovuto omaggio alla poetessa, vuole essere anche un “inno a Vigezzo” e per questo motivo Carlo Migliavacca ha voluto coinvolgere solo personaggi vigezzini, affidando le letture dei testi a Violetta Cottini e la colonna sonora dal vivo a Sabrina Borsotti. Durante le letture, inoltre, verranno proiettate sul grande schermo una raccolta di foto (qualcuna anche storica) imperniate tutte sulla valle dei Pittori; fornite gratuitamente da Massimo Bertina, Mauro Colnaghi e da due “bambini” di Zornasco che hanno vissuto i loro primi anni con suor Gemma e suor Gina: Marco Paggio Di Pietro e Raffaele Marini. Il coordinamento tecnico è curato da Mauro Colnaghi e la regia sarà di Carlo Migliavacca, che ha curato anche la selezione dei testi che verranno proposti.

IL RACCONTO DI SUOR GEMMA
Scrive Migliavacca: "Un linguaggio, quello di suor Gemma, aduso alla pittura, alla prosa e alla poesia in tutte le sue forme, ma che, come quello degli Artisti, sa andare alla bellezza interiore, improntata a tanta spiritualità, con una purezza di scrittura che non capita sovente nell’aspra selva della poetica odierna.
I sogni della poetessa, il suo dolore, le sue gioie, le sue tristezze germogliano dal profondo e si traducono in lucentezza di pensiero, in soavità di sentimento.
Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere suor Gemma (Gemma Maria Chiapponi) nell’incanto della Valle Vigezzo, a Finero, presso la Casa delle Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù; aveva già 94 anni, ma una mente sveglia e una cultura eccelsa.
Il nostro legame fu immediato e, nel nostro dialogare, seppi che da sempre preferiva le lunghe passeggiate solitarie nel verde delle montagne, «sognosamente interrogando la viva natura, figgendo lo sguardo all’ampiezza del cielo».
Sono venuto così a conoscenza dei suoi scritti: in poesia e in prosa, raccontando magicamente la Valle Vigezzo e la sua gente.
Ho voluto farmi raccontare della Repubblica dell’Ossola (10 settembre - 23 ottobre 1944) e dell’Eccidio di Finero (valle Vigezzo) avvenuto il 23 giugno 1944, che ho videoregistrato.
Nata a San Damiano al colle (PV) il 29-12-1920 - cinque lauree, compresa quella artistica conseguita presso la Scuola Superiore “Beato Angelico” di Milano, fondata dall’Architetto mons. Giuseppe Polvara.
All’età di 15 anni entra in convento, per il noviziato, nella Congregazione delle “Piccole Figlie del Sacro Cuore di Gesù”, fondata nel 1926 da don Amilcare Boccio e da madre Guglielmina Remotti, in Salle di Alessandria.
In Vigezzo vive intensamente tutto il periodo della II Guerra mondiale e, in particolar modo, i 20 mesi della Resistenza in terra Ossolana, compreso i fantastici giorni della Repubblica dell’Ossola e gli eccidi dei Partigiani della Val Grande.
Nel 1950 viene trasferita nel paese di Cola (Reggio Emilia), dove rimane per 4 anni per dedicarsi e prendersi cura dei bambini.
Nel 1954 viene inviata nella piccola parrocchia di Zornasco (Valle Vigezzo), e vi rimane fino al dicembre 1969. A Zornasco c’è un altro asilo da condurre e non è un paese di milionari; è un paese di poche case, conta poco più di mille abitanti, ma quotidianamente manda all’asilo una frotta di 20-30 bambini. Qui, la piccola comunità di suore (tre) continua la propria vita come a Cola; suor Gemma dipinge, si dedica alla poesia e ad una nuova attività: la micologia, diventandone così esperta che a lei si ricorre da tutta la Valle Vigezzo e perfino da emittenti svizzere, che la invitano a diverse trasmissioni.
Suor Gemma, con la sua consorella suor Gina, salgono fin sui più elevati alpeggi a cercare funghi, in lunghe camminate. L’infinito dei paesaggi vigezzini l’ammalia, fino a trasformare quelle camminate in veri e propri momenti di esercizio spirituale… e di poesia.
Lassù, con delicatezza di mano e di pensieri, ama raccogliere qualche stella alpina: il suo modo delicato di condividere la gioia interiore delle altezze con le persone che le vogliono bene.
Ancor più dei paesaggi la incantano le storie dei paesani che, per vivere, arrotondano i sempre magri stipendi con il contrabbando di sigarette, giocando a rimpiattino con le Guardie di Finanza italiane e svizzere, ma ritrovandosi poi ogni anno, insieme a queste, a invocare la protezione di Maria presso il santuario della valle: Re.
Nel 1970 ritorna alla casa di Finero (Vigezzo), dove risiede tutt’ora all’età di 98 anni.
Nel 2015 suor Gemma mi consegna un plico imponente di circa 600 pagine, dattiloscritte e manoscritte, dicendomi: “Ti affido queste pagine da me scritte nella mia lunga vita in Vigezzo, di te mi fido, fanne buon uso, i diritti sono ancora i miei”.
Ed è così che oggi mi ritrovo tra le mani un patrimonio di Cultura.
Ho lavorato due anni per trascrivere le sue Opere complete e sono soddisfatto, ne è valsa la pena".

La serata di Malesco è dunque occasione imperdibile per gli appassionati di poesia e di storia locale per avvicinarsi ad uno straordinario personaggio e alle sue opere letterarie.