VERBANIA – 08.08.2015 – Mancano meno di quarantotto ore
al raduno del Verbania calcio 1959. Lunedì alle ore 18 sul campo di Santino il mister Francesco Bigi dirigerà il primo allenamento di una squadra che definire un cantiere aperto è un eufemismo. Con l’iscrizione chiusa sul filo di lana, con un contenzioso legale aperto contro il Comune e senza un impianto di gioco che non sia quello di Ornavasso, la società del neopresidente Massimo Inserra deve correre per mettersi in pari – calcisticamente parlando – con le altre società di Promozione.
L’intenzione è, comunque, quella di allestire un organico all’altezza. Va letta in questo modo la decisione di togliere dal mercato tutti i giocatori, principalmente giovani, che erano in fase di cessione. Come Marco Di Leva, che fino all’altro giorno s’è allenato con la Virtus Verbania, o come Mirko Zanni, promesso alla Juve Domo con la quale ha iniziato la preparazione. Lo stesso vale per Simone Fontana e Alessandro Agosti con lo Stresa. E per il giovane attaccante Mirgen Progni, che interessa molto alla Virtus. Tutti, insieme a Samuele Valci, son convocati per le 18 insieme alle prime tre novità annunciate da Inserra “Balzani, Borgo e Chiodi”.
Il repentino cambio di rotta deciso giovedì sera e comunicato, loro malgrado, a Virtus Verbania, Stresa e Juve Domo, ha anche una seconda chiave di lettura nei rapporti, ancora da mettere nero su bianco, tra Inserra e la famiglia Montani. Il primo è il presidente accreditato alla Figc, colui cioè che ha potere di firma e, per essere chiari, autorizza i trasferimenti. I secondi sono i proprietari della società (responsabili per la situazione economica pregressa), con Francesca Pangallo che ricopre il ruolo di amministratore unico della srl. Finora le trattative di vendita le ha portate avanti Montani e, al di là dell’uso che verrà fatto del denaro eventualmente incassato (rafforzare la squadra o pagare i debiti), che sta nei “patti parasociali” tra le due anime del club, Inserra si trova di fronte a un calciomercato che fatica a ingranare e, perdendo anche gli ultimi giocatori di proprietà, rischia di andare in difficoltà.
Non è nemmeno da escludere che questa chiusura sia anche una strategia per rinsaldare le fila e sedersi al tavolo delle trattative, per esempio, con la Virtus, con la quale sono aperte un paio d questioni. Una è la formazione Juniores che la Virtus vorrebbe arruolare attingendo agli Allievi in uscita dal Verbania. L’altra, di ben maggiore peso, è la richiesta del Verbania di giocare al “Pedroli”. “Attendo una risposta positiva dal patron D’Onofrio – dichiara Inserra –. E a breve inizieremo a parlare anche con gli amici dell’Inter Farmaci per la gestione dello stadio”.