LOCARNO - 06-08-2018- Il temporale non ha raffreddato

la carica d'impegno civile del Festival di Locarno. Con la presenza centrale non di un'attrice ma di una personalità politica come Kate Gilmore membro dell'alta Commissione per i diritti umani delle Nazioni Unite, il Festival ieri ha celebrato i 70 anni della Dichiarazione dei Diritti Umani. Per l'occasione in piazza Grande è passato il film di Spike Lee BlacKkKlansman. Già in concorso all'ultimo festival di Cannes, il film è la storia di un detective che s'infiltra nel Ku Klux Klan fino a diventarne il capo.  E non è un caso che proprio ieri lo Swiss Women's Audiovisual Network (SWAN), ha ottenuto la firma del 'Pledge for Parity and Inclusion' (la Carta per l’uguaglianza e la parità di genere nei festival internazionali del cinema), con una firma  da parte del presidente del Festival Marco Solari. Ma si è parlato anche di cinema, di libertà e di donne in Afghanistan nell'incontro pubblico con il cast del docufilm "Laila at the bridge". A Locarno è giunta la protagonista, Laila Haidari. Sopravvissuta ad un matrimonio in età infantile e al suo passato traumatico, Laila Haidari da madre è andata in prima linea per combattere uno dei problemi più letali in Afghanistan: la dipendenza da eroina.
E il Festival continua...