VERBANIA – 12.08.2015 – È scomparso ieri al ricovero Muller
di Intra Eligio Trincheri. Aveva novant’anni, per lungo tempo è stato commesso comunale, ma la sua gioventù l’aveva trascorsa con le armi in mano. Partigiano della Volante Cucciolo nella lotta di Liberazione - nome di battaglia “Marco” -, a guerra ultimata non era tornato alla vita civile. Insieme ad altri ex compagni aveva partecipato alla nascita e all’attività della Volante Rossa Martiri Partigiani, più comunemente nota come Volante Rossa. Il nome era ispirato alla formazione garibaldina nata in Ossola e composta da militanti comunisti.
La sua base era a Lambrate, in provincia di Milano. Nel Milanese, tra il 1945 e il 1949, la Volante Rossa operò come movimento paramilitare che compì reati – aggressioni, omicidi, tentati omicidi – contro ex fascisti, dirigenti industriali e avversari politici, lasciando dietro di se almeno tre morti assassinati. I primi arresti sciolsero la banda, che perse anche l’appoggio politico del Partito comunista e i suoi aderenti finirono a processo. Al tribunale di Verona, nel 1951, furono pronunciate 23 condanne, di cui 4 all’ergastolo. Trincheri fu uno di questi. Costretto in carcere mentre gli altri tre compagni erano fuggiti in Cecoslovacchia grazie alla complicità del Pci (tornarono in Italia nel 1978, graziati da Sandro Pertini), ottenne la grazia presidenziale nel 1971 da Giuseppe Saragat. Uscito dal carcere, riprese una vita normale e fu assunto al Comune di Verbania come commesso.
Il funerale, in forma civile, verrà celebrato domani con partenza dallo stadio di via Farinelli. La salma sarà inumata al cimitero di Intra.