VERBANIA – 12.08.2015 – Cent’anni fa,
la fine della Grande Guerra. A un secolo di distanza dall’epilogo del primo conflitto mondiale, che si portò via oltre 600.000 italiani tra civili e militari, ciò che resta è solo la memoria. E non sempre adeguata, degna. Come nel caso del cimitero di Intra, dove esiste da sempre un problema di decoro. Il campo militare, collocato nel quadrante nordorientale del camposanto, è sorto quasi come emanazione del Battaglione Intra degli Alpini, la cui sede era nella caserma “Francesco Simonetta”, attuale comando provinciale della Guardia di finanza. In realtà non è mai stata una proprietà del demanio militare. Ciononostante ha subito negli anni scarsissime manutenzioni. Le lapidi sono scolorite, le scritte sparite. Alcune croci sono rotte.
Nel centenario della fine della guerra, in un momento cioè di ricordo e commemorazione, il tema del degrado del campo militare viene sollevato dal gruppo consiliare del Fronte nazionale. “Il cippo è annerito dalla sporcizia, i passaggi sono pieni di erbacce, le tombe channo lapidi sporche ammuffite, con nomi illeggibili e fiori appassiti deposti con disordine e trascuratezza”. Giorgio Tigano e Sara Bignardi sono gli autori di un’interpellanza rivolta al sindaco, n ella quel si chiede se non ritenga indecoroso e una mancanza di rispetto il degrado del campo militare, se non ritenga di dover intervenire, se in mancanza di un intervento pubblico possa e voglia autorizzare l’iniziativa di cittadini volontari.