1

cantiere lavori

31-08-2018 - Nei mesi scorsi

aveva destato l'indignazione dei sindaci di tanti comuni virtuosi, la decisione del ministero di affidare i fondi della prima tanche del bando per "opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio" a Comuni che avevano un certo rapporto tra avanzo di amministrazione ed entrate. Ad esserne premiate erano risultate quelle amministrazioni che avevano i bilanci peggiori, con forti disavanzi ed entrate minori. Un danno anche ai Comuni virtuosi del VCO. La storia oggi si ripete e arriva la denuncia di Uncem (Unione comuni e comunità montane) che già quattro mesi fa chiedeva  l'azzeramento del bando con la graduatoria relativa. Tuttavia il nuovo bando da 300 milioni, al quale i Comuni potranno rispondere entro il 20 settembre con progetti che non superino i 5milioni 220mila euro, non presenta modifiche nei criteri di assegnazione, dunque il rischio è che agli amministratori migliori non venga assegnato nulla. "Bene fin qui, positiva iniziativa proprio mentre si analizzano criticità e rischi di ponti e strade - afferma Marco Bussone, presidente nazionale Uncem - Peccato che i criteri siano rimasti gli stessi del primo bando, assurdi e dannosi. Vengono infatti premiati, come stabilito nella legge di bilancio 2018, i Comuni con maggior deficit, dove dunque le Amministrazioni hanno gestito nel peggior modo possibile la cosa pubblica".

Con l'esclusione dalla graduatoria del primo bando di tutti i Comuni con un bilancio solido senza criticità e passivi; Uncem aveva chiesto al Ministero di annullare tutta la procedura, ripensarla, andando a scegliere i progetti nel merito, premiando le urgenze vere e non chi fa più debiti, ma anche di individuare specifiche risorse per ciascuna regione. "È grave non essere stati ascoltati - prosegue il presidente Uncem - I Comuni si sentono ancora una volta presi in giro. Ci sono le risorse, ma non si premiano i progetti che veramente servono. Anzi, si dà ai Comuni una medaglia per aver sforato in passato i limiti e aver mal gestito i conti. Molti Comuni ci hanno già comunicato che rinunceranno a partecipare. La soluzione è una sola, non pubblicare il bando in Gazzetta ufficiale e rivedere tutto il sistema. 300milioni di euro non sono noccioline. E Uncem, da sempre capace di rappresentare territori fragili, necessitari di manutenzione e interventi per la mitigazione del rischio, torna a chiedere ai Ministeri buonsenso, sussidiarietà, vicinanza ai problemi delle istituzioni".