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VERBANIA – 15.09.2018 – Un mese di condanna

e 192,50 euro di risarcimento. È un conto parziale quello che ha definito con la giustizia il bergamasco Marco Stucchi, titolare dell’omonima impresa di trasporti che ha in piedi in svariati tribunali del nord Italia un ampio contenzioso con Autostrade per l’Italia. Per quest’ultima è un debitore seriale, che con due ditte e in più anni avrebbe accumulato più di 400.000 euro di pedaggi non pagati invitando i suoi autisti a superare i caselli senza pagare.

Un autocarro Mercedes della Stucchi il 5 novembre del 2014 uscì dall’A8 a Castelletto Ticino e, come in altre occasioni, l’autista disse al casellante che non aveva il denaro per saldare il pedaggio. Questi, nell’inserire i dettagli del veicolo nel computer, fece scattare l’allarme di un software di monitoraggio dedicato ai grandi morosi e intervenne la Polstrada di Romagnano Sesia. Gli agenti identificarono l’autista e, indirettamente, attivarono le procedure con cui Autostrade ha sporto denuncia per insolvenza fraudolenta, per aver quell’autocarro “bucato” 410 caselli (350 in corsia Viacard, 35 in coda ad altri mezzi al Telepass, 8 nelle corsie carte/contanti, 17 rivolgendosi al casellante) tra l’8 marzo 2013 e il 22 aprile 2014, assommando un debito di 2.681,17 euro. La Procura di Verbania, competente territorialmente per i tratti autostradali che fanno capo alla barriera del Lago Maggiore, ha indagato e rinviato a giudizio Stucchi. È iniziato così un braccio di ferro tra il difensore dell’imputato, l’avvocato Paolo Maestroni di Bergamo, e i rappresentanti di Autostrade per l’Italia. Dal “conto” il difensore ha chiesto innanzitutto che fossero esclusi – e così ha ritenuto anche l’accusa con il pm Anna Maria Rossi – tutti i transiti antecedenti i 90 giorni prima della data in cui fu sporta la querela (il 2 gennaio 2015) e, poi, ha offerto un assegno 200,75 euro per risarcire il danno chiedendo l’estinzione del reato. Reato che, ha sostenuto la difesa, non sussiste dal momento che si tratta di contenziosi civili. Autostrade dal canto suo ha respinto l’offerta, ha ribadito la richiesta di condanna con risarcimento integrale e ha chiesto che, qualora i transiti si riducessero, il processo dovesse essere trasferito a Bergamo, il tribunale competente per l’ultimo passaggio utile ai fini della procedibilità della querela. Il giudice Rosa Maria Fornelli ha condannato Stucchi a un mese (l’accusa aveva proposto una multa di 500 euro) ma solo per i mancati pagamenti successivi al 2 ottobre, con contestuale risarcimento di 192,90 euro.