VERBANIA – 04.04.2015 – Palazzo Cioia è inagibile,
va messo in sicurezza e una famiglia deve sgomberare. Il crollo parziale del controsoffitto del primo piano e altre “lesioni sulla restante parte dell’edificio” hanno indotto ieri il sindaco di Verbania, Silvia Marchionini, a firmare l’ordinanza incontingibile e urgente che dichiara la “totale inagibilità” dell’edificio di via Troubetzkoy, sul lungolago sunese, “sino al perdurare delle condizioni rilevate di inagibilità” e che ne “ordina il divieto di utilizzo” a “chiunque e a qualunque titolo occupi l’immobile”.
Nel provvedimento si ordina inoltre di “porre in essere senza indugi, a propria cura, e spese, quanto indispensabile per la messa in sicurezza (…), ed ogni altra azione volta ad evitare danni all’incolumità personale”. Poiché il palazzo è di proprietà del Comune, l’ordine di messa in sicurezza è interno. Toccherà agli uffici predisporre i lavori e alla giunta reperire il denaro.
Intanto da ieri l'edificio è transennato. Se in linea teorica è inaccessibile, in pratica l’appartamento del piano terra è ancora occupato dalla famiglia che l’ha in affitto, per la quale si dovrà trovare una sistemazione alternativa. Non si può salire nemmeno al piano superiore, sede del quartiere Verbania Ovest (gli altri appartamenti sono vuoti da tempo). Né si può entrare nella corte interna nella quale la Polisportiva Verbano ha temporaneamente depositato – in concomitanza con i lavori alla sede – canoe e imbarcazioni.
Palazzo Cioia era la casa di famiglia dell’ingegnere Antonio Rossi, vissuto tra il 1822 e il 1887 e ricordato con una stele sul lungolago di Suna. Direttore del Genio civile delle province di Pallanza, Bergamo e Como, dopo una lunga e fortunata carriera morì senza eredi. I suoi beni furono donati al comune di Suna con un legato che ne prevedeva la gestione benefica attraverso un’opera pia. L’opera pia Rossi fu successivamente chiusa e i beni trasferiti al Comune. Nei decenni l’edificio ha subito un progressivo degrado e dopo almeno due annunciati progetti di recupero – nel 1998 e nel 2010 – è tuttora senza prospettive di recupero, nonostante negli ultimi mesi la giunta Marchionini si sia attivata per trovare i soldi per il restauro.