TORINO - 18-09-2017 - Ore cruciali per l'assegnazione delle Olimpiadi invernali 2026,
mentre la politica si divide sulla candidaduta da proporre domani al Cio, L'Uncem - Uonione comuni, enti, comunità montane - auspica che la candidatura italiana (Torino, Milano e Cortina) possa compiersi. "Vengano messe da parte le lotte e le divisioni politiche - auspica Marco Bussone, Presidente Uncem - Tutti sappiamo benissimo che le differenti vedute, dettate dalle appartenenze ci sono e contagiano Sindaci e Ministri di diversi colori. Ma ritengo sia opportuno badare al risultato, superando contrapposizioni inutili e dannose che rischiano di minare totalmente la candidatura italiana. Unire tre città è certamente coraggioso, unire tre porzioni di Alpi ancora di più, ma auspichiamo che questa forza comune in nome dell'evento sportivo più importante al mondo si trasformi in opportunità per tutto l'arco alpino, valorizzando positive esperienze organizzative che Torino e Milano hanno dimostrato negli anni, oltre che impianti importantissimi già realizzati che permetterebbero un risparmio di spesa notevole. Non si dimentichi che le Olimpiadi invernali sono da sempre, evidentemente, Olimpiadi delle montagne. Uniscono le aree montane con le aree urbane. Questo deve essere il senso della candidatura a tre, delle Olimpiadi delle Alpi 2026. Non si perda di vista questo link tra valli e capoluoghi. È la chiave della vittoria. Mettere da parte un pezzo della propria centralità e sovranità, per ciascuna delle tre città e aree montane candidate, è decisivo per la candidatura italiana delle Alpi, con insieme Torino, Milano e Cortina, nelle quali Uncem continua a credere".Sia che vincano le ragioni di Milano o quelle di Torino, nel VCO il tifo va tutto a Formazza, che grazie alla pista "in quota" di Riale potrebbe giocare un ruolo importante nell'evento olimpico.
