BAVENO – 18.08.2015 – “Lettera aperta ai giovani vandali
che hanno messo soqquadro la chiesa”. Inizia così il messaggio che don Giuseppe Volpati, parroco delle Isole e di Oltrefiume di Baveno, rivolge agli ignoti che la scorsa settimana hanno compiuto gesti vandalici e sacrileghi nella chiesa di San Pietro Martire, a Oltrefiume. “Con grande rammarico ho visto la devastazione compiuta bruciando candele, facendo colare la cera sul tappeto sottostante, sradicando tutti i fiori e spargendoli per terra e tra i banchi, prosciugando l’acquasantiera per gettare via l’acqua benedetta”, scrive il religioso confermando la gravità degli episodi, avvenuti all’interno del luogo di culto e rivolti anche verso oggetti benedetti.
Ma non è l’indignazione il sentimento che ha spinto il parroco a scrivere – la lettera è stata affissa alla porta della chiesa –, quanto una riflessione su ciò che muove queste azioni. “molti chiamano queste “imprese” vandalismo, bullismo, addirittura sacrilegio – afferma don Volpati –. Io preferisco non definirle, perché quando un gruppo di persone, per divertirsi, giunge a profanare un luogo sacro, rivela una grande disperazione interiore, un vuoto al cuore, una evidente incapacità di crescita umana. Per questo motivo ho molto pregato per voi, e per ciascuno di voi ho chiesto perdono al Signore con le parole di Gesù in croce: ‘Perdonali perché non sanno quello che fanno’”.
L’episodio, che ha comunque scosso il religioso, non avrà un seguito giudiziario perché non è stata sporta denuncia.