
VOGOGNA- 02-10-2018- Dopo la replica dell’ufficio stampa
della Fondazione Cariplo sulla mancata rappresentanza del Vco e le critiche all'onorevole Enrico Borghi, accusato di "utilizzare in modo strumentale l’operato della fondazione", arriva la controreplica di Enrico Borghi: " Pare più essere la difesa d’ufficio della commissaria uscente e un attacco politico al sottoscritto e al Partito democratico, piuttosto che una ponderata e meditata riflessione.
Capzioso addirittura il tentativo di scaricare sul governo Renzi la paternità di una scelta penalizzante per i territori periferici. La riduzione del numero di componenti si poteva tranquillamente raggiungere garantendo a tutte le province la presenza, e il soprannumerario agli enti più popolosi. Così non è stato fatto, così come non si è proceduto in alcun modo al confronto con i territori, in omaggio alla logica autoreferenziale e paternalistica sin qui seguita. Patetico addirittura il riferimento a progetti che a dire della Fondazione sarebbero stati sponsorizzati dallo scrivente, quando le cose invece andarono ben diversamente come sanno gli enti locali che si sentirono fornire garanzie dalla commissaria.
In ordine alle garanzie assicurate circa la possibilità di continuare ad erogare risorse al territorio del Vco, verrebbe da dire “e ci mancherebbe pure”. L’affermazione tradisce la modalità baronale e monarchica con la quale si è proceduto in questi anni, immaginando che gli interlocutori vadano bene solo se acquiescenti e plaudenti (del resto, distribuendo soldi non è difficile ricevere applausi o silenzi) e siano da escludere quando in maniera libera esprimono un mandato rappresentativo che comporta la discussione e il confronto ad un mondo chiuso, autoferenziale e che da anni si autoperpetua. Un confronto -almeno con il Pd-al quale evidentemente è poco avvezzo. Forse altri sono più fortunati".
