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paese narratori 2014
VERBANIA – 19.08.2015 – L’evento, come ormai da lunga e consolidata

tradizione, andrà in scena nella serata di sabato, ma la novità del 2015 sono le due anteprime “cittadine”. Il Paese dei narratori, classica rassegna teatrale che anima da ventitré anni gli angoli del borgo alto di Cavandone – trasformati per l’occasione in palcoscenico – va in scena stasera e domani nel parco della biblioteca civica “Ceretti”, a Villa Maioni.

“L’eroico manoscritto” è lo spettacolo di stasera (inizio ore 21), scritto e raccontato dal romagnolo Claudio Cavalli, che si incentra sul manoscritto da Guinness dei primati le cui pagine – 2,1 metri per 1,4 – contengono la storia della città di Cesena nella difesa e conservazione della Biblioteca Malatestiana dal 1465 ad oggi.

Domani sera, stesso posto e stesso orario, c’è “La regina degli Elfi”, di Angela Malfitano con Elfriede Jelinek. È la storia di una vecchissima attrice del teatro tradizionale viennese complice della propaganda nazista e schiava del potere del palco.

Sei, invece, le rappresentazioni di sabato sera a Cavandone. L’itinerario recitato inizierà alle 21,15 in largo Sardegna con “Contar Violeta Parra” di e con Francesca Brusa Pasqué, monologo sulla figura di Violeta, musicista e cantautrice cilena, emblema della sua terra censurata dal regime di Augusto Pinochet. A seguire, alle 22,30, “Le rotaie della memoria” di Giulia Viana e Giacomo Ferraù, storia di un impegno politico in tempo di guerra, in divisa e come partigiano.

Alla stessa ora, nel cortile di casa Monti Cielo va in scena “Il mare color dell’inchiostro”,  con Cristina Castigliola e la partecipazione di Olivier Elouti e la musica etnica di Moussa Badji. È uno spettacolo teatral-visivo dedicato alla cultura del Mediterraneo. Appena terminato Angela De Gaetano proporrà “Bocche di dama”, una notte insonne di una donna che torna a ricordare e che affronta temi come la difesa della sensibilità, la violenza troppo spesso subita, l’affermazione dell’identità, la ribellione, l’amore e il rispetto per la diversità.
Gli ultimi due appuntamenti sono – alle 21,15 e alle 22,30 – nel cortile di casa Colombo Piodella (max 80 posti). Si inizia con “Questa è la bella vita che ho fatto”, di e con Stefano Panzeri, impegnato nel proporre l’autobiografia di un ex bracciante siciliano, semianalfabeta, che ha vissuto le trasformazioni del Novecento. In chiusura

“Ma la fortuna dei poveri dura poco”, nella quale Maria Teresa Meardi propone la storia di Carolina Bertinotti, una donna come tante delle nostre terre (Varallo Pombia) che con il marito si trova nel mezzo della Guerra di Liberazione, le cui vicende traspone per iscritto.