VCO- 19-10-2018- Mancano poche ore
all'apertura dei seggi per il referendum per il ritorno del Vco in Lombardia e dal comitato promotore si lancia un ultimo appello agli elettori, spiegando le proprie ragioni: “Siamo ormai in dirittura d’arrivo. La campagna sta per terminare- spiegano in un comunicato Valter Zanetta, Luigi Spadone e Marco Giavina- e pare doveroso rispondere, una volta per tutte, a tante verità di comodo, o non verità, che sono circolate in questi mesi e lo faremo in 9 punti, come chi propone il percorso opposto:
1) Il referendum non è uno spreco di denaro. 5.300 firme sulla nostra popolazione rappresentano 2 milioni a livello nazionale, 4 volte il minimo richiesto per la indizione di qualsiasi referendum dello Stato. Che la volontà dei cittadini sia da premiare o meno a seconda che il quesito piaccia o no? Del resto anche il più autorevole esponente del no (Aldo Reschigna) ha evidenziato essere, comunque vada, un punto di partenza per un territorio che ha rialzato la testa. E, forse, qualcuno non si è accorto, o finge di non essersi accorto, che partita l’iniziativa referendaria qualche risorsa da Torino è giunta (certo ben più dei costi del referendum, ammesso la democrazia sia un costo). Lombardia e Piemonte sono sì due Regioni a statuto ordinario. Ma cosa significa? Una è la locomotiva d’Italia e non solo, ricca, efficiente, produttiva. Dire che sono ambedue a statuto ordinario e nulla cambia è semplicemente banale … dire che ci sarebbero nuove spese fa anche un po’ sorridere, se si pensa che molti di coloro che sollevano questo erano i fautori di una macro Regione del Nord (e, in tal caso, non si sarebbe forse dovuto procedere a modificare ugualmente le norme regionali?). Ci si lamenta che le cose non vanno e poi cambiare diventa un problema? Quanti costi ha comportato il passaggio Monarchia/Repubblica? Banalizzando anche noi si potrebbe dire che avremmo potuto risparmiare rimanendo monarchici.
2) VCO marginale perché avrebbe l’1,5% della popolazione? Perché, Sondrio che ha analoga popolazione cosa è in Lombardia? Marginale? Ha un consigliere garantito in Regione (noi no, con la riduzione dei consiglieri vigente dal 2014), ha partecipazione diretta in assemblea regionale e nel consiglio regionale potendo formulare pareri su leggi e norme che la riguardano, ha risorse in bilancio che noi ci sogniamo. Noi nulla. Sondrio è più lontano da Milano da quanto lo siamo noi. Oggi, in Piemonte, siamo meno periferici da Milano rispetto a quanto lo siamo da Torino. Domani, da Lombardi tale perifericità non potrà che diminuire.
3) Avere una spesa pubblica pro capite non è segno di migliore considerazione dei propri cittadini, ma è segno di maggiore inefficienza che pagano i cittadini. Altro che rimetterci, ci guadagneremmo.
4) La sanità lombarda è eccellenza europea e mondiale, negarlo è negare l’evidenza. Il COQ di Omegna, eccellenza locale sul modello lombardo, è in attesa di stabilizzazione da anni. In Lombardia la sua situazione sarebbe definita almeno da un quinquennio. Sui costi: la Lombardia vorrebbe addirittura eliminare i ticket(che dal 1° luglio ha ridotto del 50%) e lo può fare perché ha un bilancio solido (più solido di quello dello Stato cui appartiene, unico caso al mondo) non una voragine di 7 miliardi da ripianare nei prossimi 20 anni come il Piemonte (quale progettualità in una Regione che non ha certezze economiche e che, secondo qualcuno, il prossimo anno sarà colpita da una nuova mazzata collegata i derivati?)
5) I trasporti ferroviari sulla Domodossola Milano sono obsoleti perché metà dei costi è a carico del Piemonte che non investe quanto dovrebbe per mezzi più efficienti. Una linea interamente lombarda garantirebbe convogli da Milano anche dopo le 21.20 la sera. La gratuità per i disabili è presente anche il Lombardia. Anche sul treno per Malpensa.
6) Il numero degli agenti di polizia per ogni territorio (e quindi il rapporto popolazione/agenti) è individuato dal Ministero dell’Interno e nulla ha a che vedere con scelte regionali (e, in ogni caso, la media dice poco: Il VCO ha un rapporto bassissimo rispetto ad altre zone del Piemonte perché ha una situazione relativamente tranquilla – o tale giudicata da Questura e Prefettura – che non muterebbe certo dal cambio di Regione!
7) Un lago d’Orta diviso? Lo è già oggi. Con un Distretto Turistico che non ha il becco di un quattrino per la promozione … Il Lago Maggiore non è forse già diviso? Su due Stati, due Regioni, 4 Province. Eppure il turismo non ci pare langua …
8) 3 secoli di Piemonte non cancellano identità culturali, un dialetto, rapporti commerciali o la storia. Perché sono stati 3 secoli amministrativamente piemontesi, ma sempre e comunque lombardi. Se il VCO si fosse integrato culturalmente ed economicamente con il Piemonte i dialetti ne avrebbero sentito l’influsso. Lorenzo Milani diceva: è la lingua che ci rende eguali. Ebbene, questa lingua ci rende eguali a chi parla come noi.
9) L’effettiva autonomia del Piemonte. Quando e come? L’autonomia la si ottiene se si è solidi, non se si hanno 7 miliardi di buco. Chiamaprino e Reschigna, fino a un anno fa sostenevano che il percorso autonomistico piemontese non potrà essere come quello lombardo perché il Piemonte ha un bilancio che non glielo consente. Sondrio, più autonomo di noi, ambisce ad andare oltre. Per noi restando in Piemonte è già utopia essere quello che Sondrio è oggi, figurarsi domani quando la Lombardia sarà più autonoma e Sondrio anche".
