
VCO- 22-10-2018- Anche l'ex sindaco
di Verbania e deputato Marco Zacchera interviene in commento all'esito referendario:
“Se l’ 83% dei votanti si è espresso per il Si, largamente maggioritario in tutti i comuni del Vco, non si può parlare di “divisione” ma semmai di “plebiscito” della provincia a favore del Si- commenta così Marco Zacchera, tra i fautori del Si, all’indomani del referendum- è verissimo che ha votato solo il 33,22 %, ma se contiamo gli elettori all’estero, ufficialmente impossibilitati a farlo, siamo già al 40% dei votanti. Ricordiamoci che all’ultimo referendum a Verbania votò il 12% e al ballottaggio per l’elezione del sindaco Marchionini, sempre a Verbania, votarono 10.508 elettori, ovvero pochi più di quelli di ieri, mentre ad Omegna al ballottaggio votò il 46%. La gran parte dei “non votanti” non lo ha fatto per scelta “piemontese” ma perché non interessato al problema, per menefreghismo e soprattutto per scetticismo sul risultato, visto che si sapeva benissimo che raggiungere il “quorum” sarebbe stato estremamente improbabile.” Se si fosse votato in concomitanza con le elezioni europee, regionali o comunali il quorum probabilmente sarebbe stato raggiunto, i Si avrebbero stravinto e si sarebbero risparmiati un mucchio di soldi. Inoltre tutti hanno potuto constatare come non ci fosse alcun clima elettorale salvo che per gli “addetti ai lavori”.
Nonostante ciò – insiste Zacchera - l’ 83% della “minoranza attiva” si è espressa chiaramente per il Si e questo legittima l’impegno di chi ha avuto il coraggio di porre il problema: la preferenza espressa degli elettori su questo problema è stata chiarissima e nasconderlo sarebbe profondamente ingiusto. Noto poi importanti risvolti politici soprattutto su Verbania: per il No si erano espressi chiaramente Reschigna, la sindaco Marchionini, il Pd e la sinistra, ma hanno raccolto in totale solo 1.515 voti. Oggi meno del 5% dei verbanesi si sente quindi sponsor di Torino ed ha accolto il loro invito ufficiale a votare No, e questo mi pare sottolinei il distacco della città con chi ufficialmente la rappresenta sia livello locale che regionale”.
