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DOMODOSSOLA- 17-11-2018- Ammonterebbero a circa 20 mila euro

i debiti della Pro Domodossola, dovuti al mancato introito di fondi dal Comune, che per il 2018 non ha dato nulla all'ente, visto che il direttivo si è rifiutato di firmare la convenzione proposta, e per il mancato incasso, stimato in circa 20 mila euro, dei mercatini di Natale, organizzati direttamente dal Comune dopo che la Pro Loco aveva richiesto di effettuarli sul viale della stazione. Nel corso dell'assemblea dei soci svoltasi in settimana, ed alla luce di quanto riferito dopo un primo incontro con il sindaco Lucio Pizzi, si è deciso di inviare una nuova delegazione in Comune per concordare quanto sarebbe stato richiesto dal sindaco e dal vicesindaco Angelo Tandurella, ovvero di prorogare la gestione dell'ufficio turistico nei pressi della stazione alla Pro Domodossola per circa sei mesi, per permettere agli apparati comunali di predisporre un bando per poi darlo in gestione, una volta che vi saranno stati fatti i lavori di ampliamento per il deposito bagagli ed i bagni pubblici. Bando a cui potrebbe, comunque, eventualmente ancora partecipare la stessa Pro Domodossola.

Saranno il presidente uscente Paolo Rossi e i soci Gabriele Comaita, Tommaso Di Nuzzo, Alessia De Michelis e Amina Rodà a parlare con l'amministrazione domese, prima della nuova assemblea dei soci, che si terrà prima della fine dell'anno. Nell'ultima assemblea si sono presentati a sorpresa tutti i precedenti presidenti e vice, Daniele Pizzicoli, Mimmo Lipari, Thomas Bugna, Gianni Rondinelli, e della precedente gestione della Pro Loco sino ad aprile 2018 Davide Bonacci e Mauro Valentini. Tutti hanno spiegato come i 20 mila euro di debito per una Pro Loco come quella di Domo sono comunque una cifra minima, facilmente copribile con qualche manifestazione nel corso dell'anno, raccontando di cifre ben più grosse, anche di 60 mila euro, di debito avuto in passato. E' stato evidenziato come nonostante in passato ci fossero state situazioni bel più difficili non si è mai licenziato nessun dipendente ( sono tre, inclusa una stagista ndr.), si è invece trattato con le varie amministrazioni comunali, di qualunque colore politico fossero, strappando le dovute sovvenzioni. Tutti i presenti si sono dichiarati assolutamente contrari alla vendita del patrimonio mobiliare della pro Domo, tavoli, panche, impianti, ecc.