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CRODO- 18-11-2018- Organizzata dalla Condotta Valle Ossola

di Slow Food, con la collaborazione dell'Istituto Agrario S. Fobelli e l'Associazione Produttori Apistici delle Valli Ossolane, sabato 17 novembre, nel Salone Convitto dell'Istituto Fobelli di Crodo, si è tenuta la Mostra-Convegno del Miele Ossolano.

Dopo i saluti della Dirigente Scolastica Ornella Barre, del Fiduciario della Condotta Valle Ossola Piero Pagani, del Sindaco di Crodo Ermanno Savoia e del Consigliere dell'Unione Alta Valle dell'Ossola Stefano Costa, hanno fatto i loro interventi i relatori come da programma.

Ha preso la parola per primo Roberto Sambo, referente di Slow Food per i Presidi Slow Food del Piemonte e, in particolare, per i Presidi dei Mieli di Alta Montagna, trattando l'argomento dell'ambiente e della biodiversità e come le api contribuiscono, con la loro attività, all'impollinazione di quasi tutte le forme di vita vegetali.

Sambo ha rimarcato che una loro improvvida scomparsa provocherebbe una drammatica tragedia, tanto da comportare addirittura una eventuale estinzione della razza umana.

Ha precisato quindi che i mieli di alta montagna sono quelli prodotti al di sopra dei 1.200 metri di altitudine e, tra questi, eccezionale quello di rododendro.

In chiusura ha sottolineato l'importanza di acquistare e consumare mieli di produttori locali, noti per la loro competenza, professionalità e correttezza commerciale, le cui quotazioni sono di certo superiori a quelle dei mieli reperibili a prezzi irrisori nei vari supermercati che, però, per la maggior parte sono prodotti in paesi esteri, dove non esiste alcun serio controllo fitosanitario e, quasi sempre, di miele vero in quei contenitori ce né veramente poco.

A fatto seguito Roberto Rossi, produttore di miele biologico e presidio Slow Food, di Miele di alta montagna, raccontando la sua esperienza personale e le motivazioni che che sono state alla base della scelta di optare per il riconoscimento di Produttore Buologico.

Ha precisato tra l'altro che, contrariamente al settore biologico alimentare in genere, la classificazione biologica del miele non garantisce un valore aggiunto economico di particolare entità, in quanto la maggiorazione del prezzo di vendita, rispetto ai mieli tradizionali, è solo dell'ordine del 15% circa.

Guido Filosi ha parlato della legislazione sanitaria riguardante i mieli e, notizia estremamente interessante, ha informato che una recente normativa consente a coloro che volessero dedicarsi all'apicoltura, come forma di reddito integrativo, possono iniziare tale attività semplicemente compilando un apposito modulo e consegnarlo all'ASL di competenza; non è prevista alcuna altra incombenza burocratica.

E intervenuta quindi Floriana Carbellano, Docente Albo Nazionale Esperti Analisi Sensoriale del Miele che, con l'aiuto di un proiettore, ha illustrato compiutamente le caratteristiche organolettiche e fisico-chimiche dei vari mieli prodotti in Italia e in particolare nelle Valli Ossolane, soffermandosi sul Miele di Melata che, a suo dire, ha caratteristiche organolettiche uniche, purtroppo poco conosciute.

In chiusura Giacomo Prina Presidente Associazione Produttori Apistici delle Valli dell'Ossola, ha sottolineato la necessità di un intervento della Regione Piemonte per la regolamentazione del nomadismo delle arnie.

A seguire, i numerosi presenti hanno potuto degustare i mieli dei vari produttori presenti alla manifestazione, oltre a numerose specialità tipiche ossolane.

Ricordiamo Apicoltura Prina di Baceno, Apicoltura Valle Ossola di Domodossola, Arioli Michele e Andrea di Premosello Chiovenda, Daoro Felice di Montecrestese produttori di miele; Azienda Agricola La Portea di Ornavasso, Azienda Agricola Simonetti Stefano di Crodo e Latteria Antigoriana di Crodo produttori di formaggi; Salumificio Berini di Beura Cardezza, Salumificio Crosetti di Crodo, Salumificio Giana di Domodossola e Salumi Valdossola di Preglia-Crevoladossola produttori di salumi; Panificio Conti di Coimo, Panificio Ossolano di Meneghello di Crodo e Pasticceria Cartini di Preglia-Crevoladossola produttori di pane e biscotti; Mulino San Giorgio di Beura Crdezza produttore di farina di mais (Polenta di Beura); Nuovo Pastificio Ossolano di Malesco produttore di paste fresche; Consorzio Erba Bona di Crodo coltivazione erbe officinali; Grandazzi Officina del Cioccolato di Domodossola produttrice di cioccolati di alta qualità, L'Accademia dei Runditt di Malesco preposte alla preparazione estemporanea di piadine dolci e salate, secondo un'antica tradizione vigezzina, facente parte delle Comunità del Cibo di Slow Food e, infine, l'Istituto Agrario S. Fobelli produttore di vino bianco da tavola “Terrazzi antichi”. Hanno prestato la loro collaborazione alla degustazione le signore del Gruppo Arsciol di Domodossola.

Piero Pagani