1

Schermata 2018 11 21 alle 10.59.46

DOMODOSSOLA- 21-11-2018- Dopo le polemiche social

dei giorni scorsi sull'obbligo per i proprietari di uno stabile nel centro storico domese di coprire con intonaco le pietre a vista emerse durante al rsitrutturazione interviene l'amministrazione comunale domese: "Recentemente diversi organi di stampa- si spiega- hanno pubblicato articoli inerenti un intervento edilizio di ristrutturazione e recupero di un fabbricato sito in Via Paolo Silva, nei pressi di P.zza Mercato a Domodossola, riportando le ragioni sollevate dalla proprietà contro una disposizione comunale inerente la finitura a vista delle pietre angolari della facciata.

Contemporaneamente sui “social” è stata attivata una pesante espressione di opinioni personali e gratuite a favore delle ragioni della proprietà, con accuse addirittura offensive nei confronti del Comune e dei professionisti componenti della Commissione Locale del Paesaggio.

Innanzitutto è opportuno precisare che l’argomento non è di competenza degli Organi di governo della Città – né del Sindaco né degli Assessori e dei Consiglieri comunali - in quanto inerenti ad aspetti di natura tecnica di dettaglio nell’ambito della valutazione del progetto.

Si rende parimenti necessario esprimere chiaramente l’assoluto rigetto delle accuse infondate espresse nei confronti dei professionisti che hanno stilato le valutazioni tecniche.

Infatti l’ubicazione dell’immobile nel Centro storico cittadino rende obbligatoria, a norma di Legge, l’espressione della Commissione Locale per il Paesaggio, individuata tra le alte professionalità locali dotate della necessaria formazione culturale e di consolidata esperienza tecnica.

La valutazione espressa dalla Commissione Locale è stata trasmessa per competenza alla Soprintendenza del Ministero per i Beni Culturali che ne ha confermato il parere.

La pratica edilizia in origine prevedeva l’intonacatura degli angoli dell’edificio, mentre con successiva variante la proprietà proponeva, a propria discrezione senza alcun riferimento storico, la messa a vista delle pietre d’angolo.

Nella fase istruttoria d’ufficio e nell’ambito della valutazione da parte della Commissione è emersa l’illogicità della proposta di variante per due fattori principali. Nell’ambito del borgo storico le facciate degli edifici adibiti alla residenza, costruiti in pietra, sono storicamente intonacate per evidenziarne la qualità, il valore e l’immagine rispetto agli edifici adibiti ad uso lavoro come stalle, fienili, magazzini, che venivano mantenuti con la struttura a vista o realizzati in legno. Senza intonaco sono individuabili esclusivamente elementi di finitura e decoro delle facciate o di protezione, volutamente lasciati a vista per utilità, ma sempre con il pregio del materiale o della lavorazione.

Le pietre d’angolo dell’edificio in argomento non presentano alcuna differenza in termini di valore o lavorazione rispetto a quelle dell’intero edificio che vedono dimensioni e tagli dei conci variabili e casuali. Pertanto il loro mantenimento a vista contrasta con la tipologia storica nel borgo e quindi è inammissibile il mantenimento in considerazione della normativa di riferimento definita per la salvaguardia dei valori storico culturali degli edifici del centro storico cittadino.

L’Amministrazione Comunale desidera ringraziare la Commissione Locale del Paesaggio per il lavoro svolto rinnovando piena fiducia per il prosieguo dall’attività".