MONTEBELLUNA – 28.08.2015 – È attesa per oggi la semestrale di Veneto Banca.
L’istituto di credito di Montebelluna, da poco orfano del dg Vincenzo Consoli e in piena fase di ristrutturazione in vista della trasformazione in spa e dello sbarco in Borsa, deve fare letteralmente i conti. E capire quanto (il se pare ormai superato) denaro serve per consolidare il patrimonio dell’istituto.
Stando alle indiscrezioni la semestrale di “Veneto Banca” potrebbe presentarsi con il segno “meno” anche per via delle ulteriori svalutazioni alle quali sta lavorando il management. Una notizia per nulla positiva che, si somma a altre “grane” da risolvere, come la cessione della quota azionaria di Bim. A proposito di Banca Intermobiliare si registrano le dimissioni dal cda “per crescenti impegni personali” di Cesare Ponti, l’industriale novarese già presidente della Banca popolare di Intra. L’istituto ha approvato la semestrale che prevede il passaggio a Veneto Banca – nell’ambito della cessione alla cordata di imprenditori piemontesi già deliberata, stoppata dalla Bce e al momento ancora congelata – di un portafoglio di esposizioni pari a 140,3 milioni di euro, di cui circa 98 di sofferenze 41 di incagli.
Si profila dunque un aumento di capitale che si dice sarà superiore ai 500 milioni di euro ma inferiore al miliardo. Poi ci sarà il passaggio della quotazione in Borsa e la trasformazione in spa. Passi importanti che si vanno a incastrare con la scadenza di massima che l’advisor Rothschild ha fissato per la ricerca di nuovi partner. Teoricamente le risposte Veneto Banca le avrebbe dovute dare per metà settembre, ma la data potrebbe slittare.