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ok concerto natale musicale calvario collegiata 17

DOMODOSSOLA- 16-12-2018- Si chiuderà venerdì 28 dicembre

alle ore 21.00 la Stagione Concertistica 2017 della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, con il tradizionale Concerto per il S. Natale che si terrà nell’Insigne Chiesa Collegiata dei SS. Gervaso e Protaso a Domodossola e che vedrà impegnati il soprano Federica Napoletani, il contralto Daniela Valdenassi, il tenore Vito Martino, il basso Lorenzo Battagion, il Coro Polifonico “Romano Gandolfi” di Milano e la Corale di Calice, accompagnati dall’Orchestra da camera della Cappella Musicale del Sacro Monte Calvario, sotto la direzione di Anselmo Quartagno: “Il programma- spiega Adriano Alberti Giani- che impegnerà circa 80 esecutori tra cantanti e strumentisti, sarà interamente dedicato a Georg Friedrich Haendel (1685-1759), con l’esecuzione di alcune pagine dall’oratorio HWV 56 Messiah, per soli, coro a quattro voci miste, orchestra e basso continuo”.

Sul finire del 1741 ad Haendel si presentò l'occasione di partire per Dublino, dove il viceré dell'Irlanda lo chiamò a condurre dei concerti di beneficenza, e Haendel, "con l'obbiettivo di offrire a quella generosa nazione qualcosa nuovo", portò con se la partitura di un nuovo oratorio composto in meno di 24 giorni, il MESSIAH. L’oratorio si basa su una serie di profezie bibliche e meditazioni sulla venuta del Cristo Salvatore che riscatterà l’umanità dall’annientamento della morte. Haendel lo compose per quattro voci soliste, alternate o connesse ai cori da recitativi secchi, ariosi. L'immensa popolarità di questa composizione, non solo da vivente ma anche negli anni che seguirono la sua morte, mostra con quanta  sensibilità melodica Haendel guardasse al futuro. Il famosissimo coro Alleluia diventa « termine di paragone delle cause che resero Haendel più moderno rispetto a Bach. La trama del brano sottolinea la scomparsa assoluta d’ogni residuo gotico; ritmo e melodia permeano l’antico contrappunto delle nuove leggi armoniche». Nell'aprile del 1742, il MESSIAH venne rappresentato a Dublino, nel mezzo di eccitazioni deliranti. La sala era riempita a dismisura: si era chiesto, per l'opportunità, alle signore di non portare delle gonne a cerchi e, agli uomini, di non portare la spada per fare più posto, mentre centinaia dovettero ascoltare dalle finestre e dalle porte. Sembra che fu una delle rare volte nella storia dove una grande opera fu percepita immediatamente nel suo pieno valore. L'anno seguente Haendel rientrò in Inghilterra e di nuovo dovette subire l'indifferenza dell'aristocrazia: paragonata alla prima dublinese, la rappresentazione a Londra fu un insuccesso, anche se pare che il re Giorgio II ne fu talmente commosso che per tutta la durata dell'Alleluia si alzò in piedi, ovviamente imitato da tutto il pubblico; quella di alzarsi in segno di rispetto durante l'esecuzione del mitico coro divenne così una consuetudine tramandata fino ai giorni nostri in molti paesi anglosassoni. Tuttavia, solamente dopo alcuni anni il MESSIAH entrò nel cuore dei londinesi e questo, dopo che Haendel ebbe istituito una serie di concerti per beneficenza, dove egli stesso durante gli intermezzi degli oratori soleva esibirsi improvvisando all’organo.

Il concerto, ventiquattresimo appuntamento di questa stagione concertistica, è reso possibile grazie alla sensibilità dell’Istituto della Carità – PP. Rosminiani, delle Parrocchie di Calice e dei SS. Gervaso e Protaso di Domodossola, della Riserva Naturale Speciale del Sacro Monte Calvario, con il sostegno prezioso della Fondazione CRT e il patrocinio della Città di Domodossola.