DOMODOSSOLA- 05-09-2015- La geografia non è opinione, e fa la storia.
Mettere nero su bianco che se una persona dal lago ha necessità immediate di ricovero in una struttura ospedaliera ha l'ospedale di Borgomanero a soli 25 minuti d'auto spiega tutto. E non c'è bisogno di aggiungere nulla se non che negli ultimi 30 anni la sigla Vco è sempre stata usata sottointendendo Vc ( della serie quel che è tuo è mio, quel che è mio è mio ...). Ecco cosa pensano da Sos Ossola delle dichiarazioni rese dal Comitatro Salute Vco sostenendo che il Dea debba andare al Castelli di Verbania: “La realtà della sanità del Vco che il cosiddetto comitato del vco fa finta d'ignorare- scrive Bernardino Gallo, presidente di Sos Ossola- si avvicina la data della decisione irrevocabile sul Dea e il trio del solito comitato del Vco, che rappresenta se stesso e che noi abbiamo "ridimensionato" quanto meno in V.C., ridiscende in campo per rubarlo al San Biagio di Domodossola e collocarlo al Castelli di Verbania., con una serie di elucubrazioni che ignorano completamente la realtà del territorio! Facciamo presente che il nostro gruppo su facebook, ha superate le 13.000 adesioni! Prima questione che, allo stato attuale, l'unico vero Dea degno di tale nome è quello di Domodossola per qualità di servizi e i supporti. Del resto basterebbero le tipologie dei dati degli accessi. Il dato quantitativo a Verbania è anche "drogato", per il passato, da un conteggio largo di maniche e dal non considerare che al San Biagio sono stati filtrati circa 6.000 accessi grazie ai "vituperati" Punto nascite e Country Pediatrico. Su quest'ultimo tema, relativamente al numero delle nascite, stendiamo un velo pietoso in quanto quelli di Domodossola sono stati notevolmente frenati dai cosiddetti protocolli restrittivi di accesso, mentre Verbania ha conseguito un risultato straordinario: la fuga del 75% delle partorienti. (dato 2.014). Altro problema ignorato è che il Castelli si trova in posizione troppo decentrata rispetto al territorio, vedasi cartina, e con l'accesso su di una unica strada trafficata e intasata che ha creato notevoli problemi di recente a causa di una frana. I tempi di percorrenza sono spesso maggiori su Verbania che su Domodossola, grazie anche alla superstrada. Relativamente a servizi di particolare complessità, come l'Emodinamica ed altri, proprio perchè Novara è ai margini della vecchia provincia di Novara, (divisa in due, Novara e Vco), è indispensabile attivare i servizi a Domodossola con integrazione e la stretta collaborazione tra le attività sanitarie di primo e secondo livello onde mantenere alta la qualità anche con numeri bassi. Del resto, in passato, con la provincia di Novara, dove erano stati decentrati molti servizi se non a Domodossola? Sulla questione Emodinamica mi sembra evidente che la collocazione a Domodossola sia ideale in quanto, in sua assenza, la maggior parte degli infartuati dovrebbero essere trasportati a Novara anche in emergenza, impiegando almeno due ore che sono troppe rispetto al tempo massimo, già alto, di 1 ora e il rischio è che si muoia o si resti handicappato. Altra questione ignorata è che la sanità pubblica ha un presidio in Ossola nel San Biagio, e che però ha solo meno del 20% dei posti letto, nonostante la cospicua popolazione anche in area montana e con il 45% del territorio del Vco. Rammento che nella nostra realtà, il privato convenzionato la fa da padrone con ben il 60% rispetto al pubblico fermo al 40%; caso unico in tutto il Piemonte.. In merito alla valutazione tecnica, basta rifarsi all'ineccepibile documento approvato dalla rappresentanza dei sindaci che è stato non tenuto in considerazione da Saitta che ha fatta una figuraccia non mantenendo la parola data, certamente su pressione di Reschigna che pensava che, la suddetta rappresentanza, avrebbe votato come sempre a favore di Verbania, anzi a sfavore dell'Ossola. Ossolani, la risposta è una soltanto: mobilitazione e lotta democratica ma dura. Si sveglino associazione e comitati, almeno quelli restati a combattere. Noi restiamo sempre dell'idea che a nord e a sud della provincia sia necessario garantire l'urgenza e l'emergenza in entrambe le strutture ospedaliere, altrimenti i provvedimenti per la specificità e l'autonomia potranno garantire solo qualche pannicello caldo e deleteria soprattutto per Cusio e Ossola”.