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VERBANIA - 16.02.2019 - Sono un migliaio, secondo stime più ottimistiche 800, le persone che a Verbania faticano a mettere assieme pranzo e cena. Persone che senza aiuti spesso non si metterebbero neppure a tavola. Sono divise in quattrocento famiglie, tra loro ci sono bambini e adolescenti, giovani genitori e poi ci sono i 45-50enni che data l'età faticano a trovare lavoro o a lavorare con continuità.   E' per loro che oggi pomeriggio in via Roma, nella sede dell'ex circolo socialista Zappelli, ha aperto l'Emporio dei Legami. Un supermarket solidale dove con una tessera a punti, le famiglie possono rifornirsi. A gestire la spesa è un sistema informatico che assegna un tot. di punti (il numero dipende dai componenti del nucleo familiare, ma più in là non si escludono aggiustamenti), ogni bene ha un certo valore in punti assegnato in base al valore e alla data di scadenza. La tessera potrà essere ricaricata ogni quattro settimane dalle famiglie che ne hanno diritto.    
Il progetto (costo 200mila euro) è stato fortemente voluto dal vice sindaco Marinella Franzetti che vi ha lavorato a lungo, soprattutto facendo non facile opera di coinvolgimento. Non a caso, sono stati molti i rinvii che hanno accompagnato l'apertura. Cinque gli enti promotori: Comune, Consorzio dei servizi sociali, Fondazione Comunitaria, Unità pastorale e Lions. Nove i sodalizi che vi aderiscono: i tre centri di ascolto Caritas della città, Croce Rossa, Avap, Camminare Insieme, SottoSopra, Divieto di Sosta. 46 i volontari che vi prestano la loro opera. E' questa capacità, insolita, di riunire il volontariato attorno ad uno stesso progetto l'elemento rimarcato da più parti durante l'affollatissima inaugurazione di oggi: dall'assessore regionale Augusto Ferrari al sindaco Silvia Marchionini al vescovo Franco Giulio Brambilla, che ha benedetto questo "dono alla città", come lo ha definito il coordinatore dell'emporio, Paolo Micotti

Nota al margine, se l'Emporio rappresenta la riqualificazione del piano terra dell'ex circolo socialista, restano tutti da riqualificare il primo ed il secondo piano. Marchionini ha assicurato che assieme ai sindacati unitari si sta lavorando al progetto di un archivio della storia operaia della città, per salvare la vocazione del luogo, da dedicare a Mino Ramoni.