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VERBANIA - 17.02.2019 - Un lungo bollettino di criticità

quello che i sindacati della sanità in settimana hanno presentato al prefetto Iginio olita. Occasione è stato il tavolo convocato a Villa Taranto per "raffreddare" lo stato d'agitazione e giungere ad un tentativo di conciliazione con l'Asl prima dello sciopero proclamato per il 5 marzo. Sciopero poi revocato per intervento dello stesso prefetto che lo ha dichiarato illegittimo poiché proclamato prima del tavolo di conciliazione.
I problemi rilevati dalle organizzazioni sindacali (anche dalle rappresentanze dei medici) originano prevalentemente dalla mancanza di personale, ormai cronica, che affligge l'Asl Vco. Le conseguenze? Turni di lavoro stressanti, elevato rischio di stress correlato, medici del Dea, ma anche medici donne di ritorno dalla maternità che non possono godere delle ferie; mancato pagamento degli straordinari, utilizzo distorto della reperibilità, turni di lavoro cambiati di frequente sono tra gli elementi evidenziati dai vari rappresentanti di categoria. E non solo, tra l'altro i sindacati stigmatizzano l'affidamento del servizio di assistenza medica di Ortopedia e Traumatologia ad una società esterna di Roma, mentre ai dirigenti medici non sono riconosciuti alcuni dei proventi per superamento della reperibilità, festivi ecc...
In questo conteso, particolarmente delicate restano le relazioni tra organizzazioni sindacali e dirigenza, dove Angelo Gallina, segretario di Uil-Fp e il medico Pantaleo Ametrano, della stessa organizzazione sindacale, parlano di "utilizzo distorto dell'Ufficio provvedimenti disciplinari"; allo stesso modo Antonio Dellera (Fials) accenna al "mancato rispetto del codice etico/deontologico dei professionisti", mentre Giuseppina Maria Pace (segretario territoriale Fsi-Usae), parla di "ritorsioni sindacali", nonché di "assenza totale delle relazioni sindacali e la mancata stipula del nuovo accordo integrativo, a seguito del nuovo contratto nazionale di lavoro".
Non a caso nel proclamare lo stato di agitazione Uil, Fials e Fsi-Usae denunciavano "sudditanza psicologica nel personale dell'ASL [dove] oltre alla grave carenza di personale, a cui i lavoratori devono far fronte con dei turni massacranti, c'è ricorso al potere disciplinare pure nei confronti dei dirigenti sindacali".

Presente al tavolo in prefettura, il dg dell'Asl, Angelo Penna dal suo canto ha ribadito che "sono frequenti gli incontri con le organizzazioni sindacali e che su molte richieste sono stati trovati accordi". C'è attesa per il completamento di quelle linee guida regionali, alla cui stesura partecipano anche i sindacati, e che evidentemente potrebbe andare a fornire alcune risposte. Sempre per l'Asl, la dirigente amministrativa, Anna Ceria a proposito del nuovo contratto nazionale di lavoro, ha fatto sapere che tutte le Asl del Piemonte hanno accolto la richiesta dei sindacati di sospensione in automatico della della nuova modalità retributiva dei turni di lavoro, in attesa della contrattazione integrativa.
Al termine dell'incontro, s'è concordato che entro il 20 marzo l'Asl convocherà l'incontro per la contrattazione decentrata; inoltre s'impegna a calendarizzare le relazioni sindacali, a verificare lo stato "ferie" per il personale medico e risolverlo e a mettere in atto al rotazione dei dirigenti. Relativamente alla valutazione dello stress correlato, l'Amministrazione parla di sistema attivato e funzionante.
Ultimatum da parte di Uil-Fpl, che annuncia lo sciopero dei medici per il 26 aprile, qualora entro tale data l'Asl non riconosca le ferie ai sanitari rientrati dalla gravidanza e retribuisca reperibilità e i cosiddetti "spezzoni". Fsi-Usae invece ha revocato lo stato di agitazione.