DOMODOSSOLA- 08-09-2015- Due pesi e due misure su due temi caldi del momento,
adottati da una parte politica per convenienza a discapito degli inteerssi dei cittadini. Sono queste le tesi del consigliere Matteo Marcovicchio che lancia un duro “J'accuse” al centro sinistra provinciale: “Strana gente gli amministratori di centrosinistra del Vco- scrive il consigliere provinciale Matteo Marcovicchio- battono i pugni sul tavolo contro le Poste che tagliano i servizi in una “provincia con specificità montana” e danno una carezza agli amministratori regionali che tagliano i servizi sanitari in una “provincia con specificità montana”. La specificità a corrente alternata è il nuovo marchio di fabbrica del centrosinistra. E la corrente s’alterna proporzionalmente alla convenienza. È conveniente schierarsi contro le Poste perché si fa una bella figura con i cittadini-elettori e si combatte un “nemico” che non ha peso politico. È conveniente chinare il capo alla Regione perché, anche se i cittadini-elettori avrebbero diritto a essere difesi ugualmente o di più, se rompo le scatole al mio partito e ai suoi dirigenti magari mi stroncano la carriera politica da aspirante sindaco / consigliere regionale / parlamentare / eurodeputato / membro pagato di qualche cda. Il parallelismo tra i tagli alle poste e il taglio di un Dea è lo specchio della doppia morale del centrosinistra. Dicono che in montagna deve restare aperto un ufficio postale dichiarato improduttivo dall’azienda perché è un sacrosanto diritto dei cittadini averlo (e hanno ragione). Dicono allo stesso tempo che dobbiamo rinunciare a un Dea non perché improduttivo, ma perché è tempo di fare sacrifici (che non tutti in Piemonte fanno) e i poveri – non di soldi – assessori regionali sono stati costretti, a malincuore, a farlo. Dicono che per le poste è doveroso ricorrere al Tar. Dicono che per la sanità non si può fare, non si deve fare. Anzi, non dicono nulla, perché tacere è molto meglio. Oltretutto – ed è una amara considerazione – le poste sono un problema molto meno importante della sanità e del Dea, dalla presenza del quale può dipendere una vita umana. La posizione più corretta, e coerente, sarebbe difendere a spada tratta i due Dea del Vco come si difendono e si sono difesi una decina di sportelli postali dei comuni più piccoli. Ma la coerenza pare che da un anno a questa parte, da quando autorevoli terga di centrosinistra si sono sedute sulle dorate poltrone del potere, nel Vco come a Torino e a Roma, abbia traslocato da un’altra parte”.