VERBANIA – 08.09.2015 – Nel Vco è un animale esotico,
d’importazione, che danneggia le coltivazioni e può provocare incidenti d’auto. E che, soprattutto, prolifera indisturbato. Nel Vco, che pure è una provincia “virtuosa” nel contenimento di questa specie, un vero e proprio allarme cinghiali non esiste. Ma l’attenzione è alta perché senza continui interventi si rischia una vera e propria invasione. “Stimiamo che ogni anno, per tenere la situazione sotto controllo – spiega il comandante della polizia provinciale del Vco, Riccardo Maccagno – se ne debbano abbattere circa 1.500 tra quelli cacciati e quelli prelevati”.
“Un censimento non esiste e è difficile da portare a termine – dice l’esperta faunistica della Provincia, Elena Lux –, ma pensiamo che ci siano circa 2.000 esemplari”.
Il cinghiale, che negli ultimi trent’anni è stato introdotto abusivamente per la caccia “oltretutto non della classica razza maremmana, ma di specie incrociate dell’est Europa, di grandi dimensioni”, afferma il colonnello Massimo Mattioli, comandante provinciale della Forestale, è costantemente tenuto sotto controllo con abbattimenti selettivi nei luoghi critici, cioè in prossimità delle strade o di campi coltivati che l’animale, onnivoro e vorace, distrugge.
Nelle ultime settimane gli avvistamenti si sono moltiplicati a Falmenta, in Val Cannobina e in Vigezzo, faccendo suonare un campanello d’allarme che ha indotto la prefettura a intervenire. “Non ci sono situazioni critiche – afferma il viceprefetto Michele Basilicata – ma vogliamo essere incisivi. Abbiamo due obiettivi: mappare il rischio e coinvolgere la Regione e i Comprensori alpini nel contenimento della specie”.
Già oggi si interviene eliminando gli esemplari in sovrannumero che diventano molesti. Esiste uno specifico protocollo e, attraverso gabbie o direttamente sparando per chi è autorizzato, si abbattono i capi in eccesso. Da gennaio a oggi sono stati circa 360, numero al quale vanno contati i capi cacciati da ottobre a dicembre. Nel 2014 i cinghiali uccisi sono stati, tra contenimento e caccia, 853, 1.028 nel 2013, 1.449 nel 2012.
I numeri e le proposte della prefettura sono state illustrate oggi alla stampa in una conferenza stampa tenutasi a Villa Taranto.