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TORINO - 20.02.2019 - Medici precari del 118, il governo boccia la stabilizzazione.

Roma ha impugnato davanti alla Corte costituzionale il provvedimento con cui la Regione Piemonte ha deciso di stabilizzare gli oltre 80 medici che prestano servizio sulle ambulanze del 118 con contratti a tempo determinato. “Si tratta di un provvedimento necessario per evitare l’interruzione del servizio 118: continueremo dunque a difendere le nostre ragioni col governo e presso la Corte Costituzionale”, afferma l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta.

La norma approvata dalla Regione dispone che i medici in servizio presso le strutture del sistema di emergenza-urgenza territoriale 118 con contratti a tempo determinato o comunque con rapporti di lavoro flessibile, e con un’anzianità lavorativa di almeno tre anni, possano accedere alle procedure di assegnazione degli incarichi convenzionali a tempo indeterminato, anche senza aver superato il corso di Medicina generale ma solo quello di Emergenza territoriale. Questa possibilità resta comunque circoscritta agli incarichi del sistema di emergenza-urgenza e non prevede l’inserimento dei medici nelle graduatorie per la medicina generale.

Così Saitta: “Rincresce che un’operazione come quella messa in atto dalla Regione sia stata impugnata dal Governo, scatenando dubbi e angosce nei lavoratori che ne avrebbero beneficiato. La Regione, comunque, non si arrende e nessuno di loro verrà licenziato”.