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DOMODOSSOLA 22-02-2019 - Giovedì 21 febbraio s'è tenuta la tradizionale conviviale del Kiwanis Club domese, tenutasi nel salone del ristorante Corona di Domodossola, per iniziativa del presidente del club Danilo Preioni, esperto e consumato giocatore di bridge, ha visto la gradita presenza di Enrico Penna, consigliere nazionale della Federazione Italiana Gioco del Bridge.
Dopo l'esecuzione degli inni di Mameli e Kiwaniano e la lettura delle Regole d'oro da parte del cerimoniere Marcello Bologna, hanno fatto seguito prelibate portate preparate per l'occasione dallo chef del ristorante e, dopo il caffè e il tradizionale digestivo, il sidente Preioni ha presentato ai numerosi soci presenti e agli ospiti Enrico Penna.
Penna ha esordito ricordando che attualmente a livello mondiale sono parecchi milioni i giocatori di bridge, sia a livello dilettantistico, sia a livellio professionistico, coordinati da federazioni internazionali e nazionali e, periodicamente, si svolgono campionati mondiali, nazionali e regionali, sia misti maschile-femminuile, sia maschili o femminili.
L'Italia vanta una lunga tradizione nel gioco del bridge, tanto che negli anni Settanta i nostri giocatori sono stati ai vertici mondiali, sbaragliando giocatori di tutto il mondo,  e vincendo numerose volte i campionati mondiali.
Attualmente, dopo un periodo di contenuta competitività, stiamo risalendo nella classifica internazionale tanto che, nei prossimi campionati europei, veniamo considerati testa di serie, grazie sopra tutto alle circa trecento associazioni che in Italia promuovono il bridge.
Associazioni che operano soprattutto nelle grandi città: Milano, Roma, Napoli; non dimenticando però anche una realtà locale, quale Baveno, dove è attiva un'associazione che sta ottenendo discreti risultati a livello nazionale.
Penna, entrando poi nel merito del gioco, ha precisato che il bridge si gioca con 52 carte, che non esistono limiti di età per praticarlo, non è particolarmente difficile, ma richiede di certo un impegno sia nella chiamata, sia nella giocata, in quanto la vincita della partita va a chi effettua più prese.
Un ultima precisazione, che Penna ha voluto sottolineare, è che la fortuna nel bridge ha un'incidenza modesta nello svolgimento delle partite di tornei, in quanto tutte le squadre giocano con le stesse carte e, di conseguenza, è esclusivamente la capacità  dei singoli giocatori che può fare la differenza nella conquista della vittoria finale di partita, contrariamente a quasi tutti gli altri giochi di carte.
La serata si è conclusa con una serie di partite di bridge a cui hanno preso parte alcuni soci del club domese, coordinati dall'ospite Penna.

Piero Pagani