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FRONT

LOCARNO - 22.01.2019 - Cala il numero dei frontalieri in Svizzera.

Negli ultimi tre mesi dello scorso anno, rispetto allo stesso periodo del 2017. La flessione, dello 0,6%, si conferma così per il secondo trimestre consecutivo. In Ticino la riduzione su base annua raggiunge il 5,3%. A fine dicembre lavoravano in Svizzera 314 mila pendolari stranieri, il 64,1% dei quali uomini e il 35,9% donne, secondo le cifre dell'Ust, Ufficio federale di statistica. Questo risultato conferma il leggero arretramento già osservato tra il terzo trimestre 2018 e il terzo trimestre 2017, che rappresentava il primo calo annuale da 20 anni. Rispetto al terzo trimestre vi è stato un aumento dello 0,64%. La regione del Lemano è quella che dà lavoro al maggior numero di frontalieri. Al secondo posto si trova la Svizzera nord occidentale. Segue il Ticino.

La classifica cambia se si considera il tasso di frontalieri rispetto al numero di occupati della regione. Il Ticino risulta così al primo posto, con un lavoratore su quattro che è frontaliere (quota del 27,3%). Per Paese, poco più della metà dei pendolari stranieri proviene dalla Francia 172.523, circa un quarto dall'Italia (70.366, -4,1%). La maggior parte dei frontalieri lavora nel settore dei servizi (66,7%).