VCO - 25-02-2019 - Dopo gli avvistamenti
delle settimane scorse, - confermati dagli esperti - giungono nuove immagini del lupo nel VCO. Le ha postate il Parco Nazionale della Val Grande, specificando che l'esemplare è stato "catturato", lo scorso 8 febbraio, da una fototrappola posizionata nel corridoio ecologico del Fiume Toce per una indagine in corso sui Mustelidi (faina, martora, tasso).
Con l'occasione il Parco dà per dare qualche informazione su questo animale, che ricordiamo è protetto e non rappresenta pericolo per l'uomo.
1. Il lupo si riconosce da: punta della coda nera, mascherina facciale bianca e presenza di bande nere su entrambi gli arti anteriori;
2. il lupo non è stato reintrodotto dall’uomo, ha ricolonizzato le Alpi partendo dagli Appennini dove non si è mai estinto;
3. i branchi sono costituiti mediamente da 4-5 individui, branchi di dimensioni maggiori si possono osservare nelle aree di nuova colonizzazione;
4. il lupo teme l’uomo a causa della persecuzione avvenuta negli anni passati e se lo vede fugge; in Italia non sono noti attacchi all’uomo dal secondo dopoguerra;
5. il lupo caccia principalmente ungulati selvatici (caprioli, cervi, cinghiali, ecc.), ma all’occasione non disdegna ungulati domestici, soprattutto pecore e capre;
6. per difendere le greggi bisogna utilizzare cani da guardiania, recinzioni elettrificate e dissuasori sonori e luminosi, ma l’elemento fondamentale rimane la presenza del pastore.