VERBANIA – 27.02.2019 – Subito il ricorso al Tar
e, forse, un esposto alla Corte dei conti. È dura, secca e non lascia spazio a discussioni la risposta –con annesso attacco frontale politico-istituzionale– che il comune di Verbania dà alla Provincia dopo che giovedì mattina (con una decisione di funzionari e dirigente al termine della conferenza dei servizi) ha negato a ConSerVco l’autorizzazione all’uso del sito di Prato Michelaccio come deposito rifiuti e che, nella notte (con ordinanza del presidente Arturo Lincio), ha concesso una deroga di sei mesi subordinata ad alcune prescrizioni. Di questo provvedimento l’ente provinciale ha dato conto in una conferenza stampa venerdì. La replica, sempre a mezzo stampa, viene ora dal sindaco verbanese Silvia Marchionini e dal suo assessore Giovanni Alba. “C’è stata una rigidità ai limiti dell’insensatezza. Qualcuno della Provincia ci venga a spiegare – ha detto ieri Marchionini senza chiarire se il bersaglio siano i funzionari-burocrati o gli amministratori politici – perché l’ente ha smentito se stesso”. Il riferimento è ai numerosi ordini del giorno e documenti politici che, già dal 2014, dichiarando Prato Michelaccio come sito strategico, chiedevano il superamento dei vincoli idrogeologici. Parlando di “intransigente lettura della norma”, Alba ha ricostruito la vicenda spiegando che la pre-conferenza dei servizi di fine 2017 aveva lasciato intendere un parere positivo all’autorizzazione subordinato a lavori per 1,5 milioni (piastre di cemento e opere murarie per elevare oltre la quota di rischio esondazione l’area di stoccaggio rifiuti) di cui circa un terzo pagati da Verbania. “Chissà che cosa ne pensa la Corte dei conti di quel denaro speso per opere poi rivelatesi inutili dal momento che non c’è stata autorizzazione”, ha affermato Alba che, insieme a Marchionini e supportato dal parere legale dell’avvocatura civica, sono convinti che si debba impugnare il diniego della conferenza dei servizi al Tar. “Deve farlo ConSer, che è destinatario del provvedimento – ha chiarito il sindaco –. Se dipendesse da Verbania, l’avrei già fatto. Lo proporrò nella prossima assemblea del Consorzio rifiuti (domani, ndr)”. “Lo dico anche da giurista: ci sono validi argomenti per impugnare”, ha aggiunto il presidente uscente del Consorzio rifiuti, l’avvocato Roberto Gentina. Se ConSer ricorrerà, sarà verosimilmente su input dei comuni-soci. Il suo amministratore unico Alberto Gagliardi, infatti, insieme al direttore Alberto Colombo erano presenti alla conferenza stampa tenutasi in Provincia congiuntamente ai dirigenti e agli amministratori dell’ente in un clima disteso, assai distante dall’aspra polemica di Verbania. in quell’occasione Gagliardi nulla ha detto circa l’ipotesi di ricorso al Tar.