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cons rif ass

VERBANIA – 01.03.2019 – Incertezza totale su tutto,

dai conti alle nomine passando per le cause legali. È stata un nulla di fatto, per ciascuno dei punti all’ordine del giorno, l’assemblea del Consorzio rifiuti convocata per la prima serata di ieri nella sede della Provincia. Se per gli argomenti più spinosi, il ricorso al Tar di ConSerVco contro il diniego all’autorizzazione all’uso del deposito rifiuti di Mergozzo e il budget (rivisto al rialzo) della stessa società dei rifiuti, un approfondimento poteva essere un’ipotesi plausibile, meno giustificazioni trova il rinvio delle elezioni del nuovo presidente e del cda. A chiedere di rimandare tutto in blocco è stata Verbania, con l’assessore Giovanni Alba che ha sottoposto la proposta all’assemblea. Pur sapendo con amplissimo preavviso che si sarebbero dovuti votare i nuovi amministratori, partiti e coalizioni si sono presentati a Fondotoce senza accordi. Anche se per la presidenza circola il nome dell’assessore omegnese di Forza Italia Francesco Perrone, nulla è ancora definito.

Lo sarà probabilmente il 14 marzo, nuova data già fissata per l’assemblea bis. Non è scontato, invece, che due settimane bastino per trovare la quadra sugli altri due temi.

Su Prato Michelaccio di Mergozzo, sito che non ha l’autorizzazione –opera in deroga– per lo stoccaggio provvisorio perché zona a rischio di alluvione, la proposta di spingere ConSer a ricorrere al Tar contro il diniego della Provincia è giunta da Verbania. Il pressing del sindaco Silvia Marchionini è forte ma, in mancanza di un parere legale qualificato, nessuno se l’è sentita di andare avanti subito.

Sull’aumento del budget che, a cascata, andrà ad aumentare le bollette, la partita è aperta. Si cerca di ridurre quel +5,4% già oggetto di trattative ma non è chiaro se ci saranno i limiti finanziari per centrare l’obiettivo.