VERBANIA – 01.03.2019 – In questi giorni abbiamo dato conto
della presa di posizione del Partito comunista italiano sulla vicenda dei lavoratori assunti da Sea all’interno del subappalto della raccolta rifiuti ottenuto, dopo gara, da ConSerVco in alcuni comuni del Vco.
Di seguito pubblichiamo la precisazione dell’azienda.
In queste ultime settimane sono circolate numerose notizie inerenti il contratto di lavoro stipulato tra la SEA Soluzioni Eco Ambientali e la stazione appaltante ConseVCO, informazioni non sempre precise e a volte fuorvianti.
“Vorremmo fare il punto per chiarire la legittimità e le ragioni della nostra scelta” afferma l’ing. Vigna Suria, direttore generale di SEA.
Nell'attuale ordinamento giuslavoristico è rimessa alla libera determinazione del datore di lavoro la scelta della disciplina collettiva nazionale da applicare, SEA applica il CCNL Multiservizi poiché tale contratto è coerente con l'attività oggetto dell'appalto, in merito a questo punto si è espressa ampia giurisprudenza. “Abbiamo richiesto il parere pro veritate, ovvero neutrale, di diversi studi specializzatati in materia di lavoro proprio per essere certi della legittimità della nostra posizione” continua l’Ing. Vigna Suria.
Il CCNL Multiservizi è stato riconosciuto, senza alcun ulteriore dubbio, da sezioni del TAR e recentemente in maniera definitiva dal Consiglio di Stato, organo supremo della giustizia amministrativa in Italia, contratto applicabile al settore della raccolta e trasporto rifiuti, spazzamento stradale, gestione dei centri di raccolta e attività accessorie. Non esiste un solo contratto di settore ma possono tranquillamente coesistere più contratti applicabili ad uno stesso settore, prova ne è che i lavoratori erano precedentemente inquadrati con il contratto Cooperative Sociali, certamente non afferente prioritariamente all’igiene ambientale.
Da smentire ancora che ConserVCO possa imporre a SEA l'applicazione del CCNL Igiene Ambientale, ne alcun altro contratto, non per mancanza di volontà o disinteresse, ma perché tale comportamento risulterebbe contrastante con diversi principi di rango costituzionale quali il pluralismo e la libertà imprenditoriale previsti dall'art. 39 nonché il principio della libera iniziativa economica sancito dall'art. 41.
Sea puntualizza inoltre che la clausola sociale prevista da ConserVCO impegna l’azienda a assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale operante alle dipendenze dell'appaltatore uscente. Tale vincolo non obbliga, però, a riassorbire tutto il personale, SEA avrebbe potuto organizzare in maniera differente il servizio con un minor impiego di mano d'opera e lasciare alcuni lavoratori senza posto di lavoro.
“Abbiamo preferito privilegiare la stabilità occupazionale e questo, a mio avviso, rappresenta una posizione di vicinanza ai lavoratori che forse le rappresentanze sindacali non hanno pienamente compreso” continua l’ing. Vigna Suria “resta inteso che siamo disponibili ad armonizzare eventuali comprovate differenze salariali rispetto a posizioni precedenti dei nostri lavoratori affinché non risultino penalizzati negli stipendi dal nuovo appalto. E’ nostro prioritario interesse fornire il miglior servizio possibile ai cittadini, in maniera sostenibile per tutti: amministrazioni comunali, stazione appaltante, e naturalmente per i nostri lavoratori che in azienda troveranno sempre disponibilità al confronto ed al dialogo”.