VERBANIA – 18.03.2019 – No a nuove centraline
lungo rii e torrenti del Vco. È netta la presa di posizione che un gruppo di sedici enti, comitati e associazioni della provincia ha diffuso in questi giorni con un dossier che ha lo scopo di contrastare l’appello della sezione locale di FederIdroelettrica ha lanciato per conservare gli incentivi pubblici agli impianti cosiddetti mini-hydro.
Il tema è quello del deflusso minimo vitale, la quantità minima di acqua che il fiume –e il suo ecosistema– necessita per vivere. Secondo gli ambientalisti il mini-hydro è un fenomeno (che nel Vco, dati del 2017, conta 189 concessioni per circa 80 Mw e oltre 73 richieste in corso) “fuori controllo” che penalizza “fiumi, torrenti e corsi d’acqua anche di modestissima portata” e che “non trova riscontro nella realtà”. ”Gli enti scientifici che esprimono pareri tramite analisi puntuali sugli impianti sono concordi nel confermare gravi danni agli ecosistemi fluviali”, si legge nel documento, che a sostegno delle proprie tesi segnala anche gli abusi che sono stati commessi in alcuni cantieri del Vco in cui sono state costruite (o sono in costruzione) nuove centraline.
A firmare questo manifesto-appello sono: Comitato per la Salvaguardia e la valorizzazione del torrente San Bernardino, Comitato Gestione fiume San Bernardino, Commissione Ambiente Arci Verbania, Comitato Salviamo il paesaggio Valdossola, Pro natura Piemonte, associazione La Gèra –Trobaso, Circolo Arci di Trobaso, Comitato Pro Toce di Crevoladossola-Montecrestese, Circolo Il Brutto Anatroccolo – Legaambiente, comune di Madonna del Sasso, Circolo Arci dei lavoratori di Madonna del Sasso, Italia Nostra Vco, Comitato Acque libere Valstrona, Gruppo ecologisti Verbania, Sezione provinciale Pescatori del Vco, Gruppo escursionistico “I Trotapian” del Vco, Comitato Terre San Giovanni.