VERBANIA – 18.03.2019 – I carabinieri hanno catalogato
le opere e apposto i sigilli: l’intera collezione è sotto sequestro. Creata nel 1996 a Palazzo Biumi Innocenti grazie alla donazione dell’ex partigiano e potente imprenditore di Stato Eugenio Cefis, la sezione di Religiosità popolare del Museo del Paesaggio è oggi al centro di un’inchiesta internazionale sul traffico di opere d’arte. I militari del nucleo di Monza del comando Tutela del patrimonio culturale, su disposizione della Procura di Milano, hanno effettuato il sequestro di tutti i 5.023 ex voto ricevuti da Cefis. A comunicarlo è lo stesso ente culturale verbanese che, rammaricandosi di “non poter più esporre la collezione”, conferma come, dopo le “operazioni di repertamento ed individuazione del luogo di provenienza” delle opere, secondo le disposizioni impartite dalla magistratura “i carabinieri hanno portato via gli ex voto e avviato le operazioni di riconsegna”.
L’indagine della Procura di Milano è iniziata due anni fa in occasione di una mostra nel capoluogo lombardo ed è risalita sino al Lago Maggiore seguendo la provenienza di alcune di quelle opere –di grande valore, risalenti anche al XVI secolo–, raccolte da Cefis in decenni in tutta Italia e all’estero, evidentemente non sempre legalmente.
La notizia ha del clamoroso pensando anche all’accoglienza che ebbe nel 1996 la donazione verbanese, fatta da Cefis –controverso personaggio dell’Italia del dopoguerra, passato dalla Resistenza in Val d’Ossola ai vertici di Montedison e coinvolto nello scandalo della loggia massonica P2– al Museo del Paesaggio di Pallanza, che gli ha dedicato un’intera sezione.