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VCO - 22-03-2019 - Questa volta sono i fatti di cronaca, non le rimostranze ambientaliste, a riportare al centro dell'attenzione le centraline idroelettriche in realizzazione sui torrenti del VCO. I Carabinieri Forestali ne hanno controllate quattro, trovandovi irregolarità edilizie e denunciando dieci persone. I relativi lavori sono stati sospesi in seguito ad ordinanza dei sindaci.
Una di queste centraline è in Valle Cannobina (derivazione del torrente Cannobino), commissionata da un'impresa di Milano. Due in Vigezzo, come derivazione del Melezzo (anche queste di due diverse ditte milanesi) e, infine una in Formazza, sul torrente Devero, questa commissionata invece da una ditta di Domo.    
Quando i tecnici dell’ufficio georisorse della Provincia del VCO, che è l'ente deputato al rilascio delle autorizzazioni all'esercizio degli impianti idroelettrici, e i carabinieri hanno effettuato le verifiche è emersa in tutti e quattro i casi l’avvenuta esecuzione di opere non preventivate o comunque realizzate in difformità agli elaborati tecnici approvati. Gli illeciti spaziano dall’avvenuta costruzione degli edifici principali con sagome e dimensioni difformi da quelle assentite, alla realizzazione di piste d’acceso al cantiere abusive, all’abbattimento non preventivato di alberi, all’occupazione di fondi e terreni non previsti nel piano particellare d’esproprio. Tra titolari delle ditte esecutrici e direttori dei lavori, sono dieci le persone deferite all’autorità giudiziaria per abuso edilizio ed esecuzione di lavori in assenza di autorizzazione paesaggistica ed idrogeologica in aree vincolate.
Se la soprintendenza ai Beni Ambientali riterrà che gli interventi abusivamente realizzati siano paesaggisticamente compatibili, sarà possibile per i trasgressori sanare la loro posizione con un'ammenda, in ogni caso le opere non sanabili dovranno essere ripristinate in conformità ai progetti autorizzati.

La questione delle centraline idroelettriche da anni divide l'opinione pubblica del VCO dove le istanze ambientaliste si contrappongono a quelle dettate dal ritorno economico (e lavorativo) che questi impianti rappresentano. Tra grandi e storiche costruzioni e piccoli impianti, nel VCO si contano 190 centrali. Il mini-idroelettrico è in costante espansione, anche se il mancato rinnovo degli incentivi da parte del governo giallo verde potrebbe segnare una contrazione nel settore. Di fatto sono 25 le centraline che hanno ottenuto il via libera alla costruzione da parte della Provincia, mentre sarebbero una cinquantina le pratiche ancora in fase istruttoria.
Su questi dati il mondo ambientalista è in grande fermento, è delle settimane scorse l'avvio di una petizione online che denuncia la mancanza del deflusso minimo vitale del torrente San Bernardino, provocata proprio dallo sbarramento della centralina idroelettrica. Come conseguenza, lo scorso dicembre,  ricercatori del Cnr e pescatori hanno salvato nel rio Gabbiane a Trobaso numerosi pesci tra trote e vaironi, rimasti in secca.