
VERBANIA - 26-03-2019 - Sarà il test del Dna diposto dalla Procura della Repubblica a stabilire con certezza se le ossa trovate nei giorni scorsi a Re, nella zona della Valle degli Orti, sono ciò che resta di Dino Fariselli, il 78enne di Rho (Milano), scomparso lo scorso settembre nei boschi di Craveggia. La Procura verbanese evidentemente non ritiene sufficiente ai fini del riconoscimento, il fatto che il figlio dello comparso abbia identificato come appartenenti al padre gli indumenti che ricoprivano i resti. Resti trovati per caso da due agenti della Polizia provinciale in ispezione ambientale nell'area boschiva. Era il 27 settembre scorso, l'uomo era in Val Vigezzo a cercare funghi quando, sentendosi stanco, aveva deciso di rientrare dando appuntamento al figlio all'automobile parcheggiata all'Alpe Blitz, a Craveggia. Un incontro che non è mai avvenuto, e vani furono i giorni di ricerca che seguirono al fatto, con l'impiego di numerosi uomini, del Fariselli non furono trovate tracce.
