TORINO - 27.03.2019 - Una nuova legge regionale tutela la montagna.
Rafforzare le Unioni di comuni e le Unioni montane, con specifiche competenze di gestione congiunta; garantire salvaguardia del territorio, prevenzione del dissesto, ma anche lo sviluppo sociale ed economico della montagna sono i principali obiettivi del disegno di legge 332, licenziato il 21 marzo a maggioranza nella riunione congiunta delle Commissioni I e III del Consiglio regionale. Per dare operatività all’articolato viene costituito un fondo regionale per la montagna che stanzia 10,5 milioni di euro per il 2019 e quasi 12 milioni di euro l’anno nel biennio 2020 e 2021. Per i servizi essenziali a favore della popolazione residente nei territori montani e rurali svantaggiati viene stanziato poco più di mezzo milione nel 2019 e 600.000 euro annui nel biennio 2020-2021. Per incentivare le associazioni rappresentative delle autonomie locali vi sono 150.000 euro annui nel triennio 2019-2021.
Il Ddl prevede, inoltre, la gestione del patrimonio forestale, nonché la promozione di artigianato, cultura mestieri e turismo nelle valli alpine e appenniniche. Si prefigge di difendere e migliorare i servizi alla collettività, a partire da trasporti, telefonia mobile, poste, tv, combattendo il digital divide con infrastrutture più moderne. Punta, poi, a favorire il recupero dei borghi alpini e appenninici, valorizzare le risorse energetiche attraverso "green communities", cooperative di comunità, comunità energetiche. In sintesi, l’obiettivo principale è quello di permettere a chi vive in montagna di restarci, anche con incentivi per l’insediamento.